Alle origini delle diseguaglianze. Dall'affermazione dell'economia produttiva alle prime forme di stratificazione in Italia e nelle isole adiacenti (6000-1000 a.C.)

La preistoria recente, dall’affermazione dell’economia produttiva agli inizi del Neolitico fino alla fine dell’età del Bronzo, rappresenta il periodo in cui si sviluppano le prime forme di diseguaglianza sociale. Sono presi in esame i diversi modi in cui si affermano tali diseguaglianze nel Mediterraneo centrale fra il 6000 e il 1000 circa a.C.: differenze di età e di genere; articolazioni nelle attività svolte, con il graduale mergere di specialisti; rapporti tra più gruppi di parentela all’interno della stessa comunità e rapporti tra più comunità, con lo sviluppo anche di attività belliche organizzate; relazioni diversificate tra nuclei emergenti e gruppi subalterni. Un ruolo importante in questo processo di trasformazione sicuramente ebbero i contatti con realtà esterne, soprattutto del Mediterraneo orientale, per quel che riguarda la circolazione di materie prime e manufatti, tecniche produttive e modelli culturali, anche nell’ambito della mobilità di piccoli gruppi di individui: non si tratta di tornare alle tradizionali ipotesi diffusioniste, ormai superate, in cui tutte le innovazioni derivano da oriente e le comunità occidentali si limitavano ad acquisirle passivamente, ma di tenere conto delle complesse interazioni culturali che ebbero luogo con molteplici meccanismi. Gli autori esplorano questi temi tenendo conto dei più recenti dati disponibili e degli apporti che le scienze fisiche e naturali forniscono per una più approfondita comprensione dei processi storici che condussero da situazioni di uguaglianza sociale, nelle più antiche comunità neolitiche, all’insorgere, nel corso dell’età del Bronzo, delle prime forme di potere trasmesse per via ereditaria e di stabili differenze nell’accesso alle risorse economiche, che saranno alla base delle articolazioni sociali di epoca storica.