Anticamente nota con il nome di Casteldurante, la città di Urbania (PU) ha partecipato nei secoli a varie vicende storiche, iniziate con la costituzione di un piccolo borgo medievale a libero comune, che venne poi distrutto e riedificato per passare sotto il controllo dei Benedettini, e confluire – in epoca rinascimentale – dapprima nei possedimenti dei Brancaleoni, poi in quelli Montefeltro, venendo annesso nel 1424 al ducato di Urbino. Il suo ultimo duca, Francesco Maria II Della Rovere, aveva scelto Casteldurante come capitale del suo Stato, promuovendo la crescita della città con diverse opere di riqualificazione. Alla morte del Duca, sopraggiunta nel 1631, la città tornò nelle mani della Chiesa e mutò il suo stesso nome in onore di papa Urbano VIII Barberini, che la elevò a diocesi. Tuttavia, prima di questo momento, Urbania conobbe una vera e propria età dell’oro, dovuta al progressivo sviluppo artistico, economico, e culturale, della Signoria dei Montefeltro, iniziato già a partire dal XIV secolo, e culminato sotto il governo di Guidobaldo e Francesco Maria II Della Rovere, che soggiornarono stabilmente tra le residenze di Fossombrone, Pesaro e Urbania. Proprio qui, nel Palazzo Ducale, oggi si trovano Museo, Pinacoteca e Biblioteca Comunale, dove si conservano ancora alcuni preziosi volumi della “Libreria Impressa” di Federico Ubaldini da Montefeltro e delle collezioni di Francesco Maria II.
La collezione Ubaldini di Urbania / Bertuzzi, Alessandra. - (2021), pp. 53-57.
La collezione Ubaldini di Urbania
Alessandra Bertuzzi
Primo
2021
Abstract
Anticamente nota con il nome di Casteldurante, la città di Urbania (PU) ha partecipato nei secoli a varie vicende storiche, iniziate con la costituzione di un piccolo borgo medievale a libero comune, che venne poi distrutto e riedificato per passare sotto il controllo dei Benedettini, e confluire – in epoca rinascimentale – dapprima nei possedimenti dei Brancaleoni, poi in quelli Montefeltro, venendo annesso nel 1424 al ducato di Urbino. Il suo ultimo duca, Francesco Maria II Della Rovere, aveva scelto Casteldurante come capitale del suo Stato, promuovendo la crescita della città con diverse opere di riqualificazione. Alla morte del Duca, sopraggiunta nel 1631, la città tornò nelle mani della Chiesa e mutò il suo stesso nome in onore di papa Urbano VIII Barberini, che la elevò a diocesi. Tuttavia, prima di questo momento, Urbania conobbe una vera e propria età dell’oro, dovuta al progressivo sviluppo artistico, economico, e culturale, della Signoria dei Montefeltro, iniziato già a partire dal XIV secolo, e culminato sotto il governo di Guidobaldo e Francesco Maria II Della Rovere, che soggiornarono stabilmente tra le residenze di Fossombrone, Pesaro e Urbania. Proprio qui, nel Palazzo Ducale, oggi si trovano Museo, Pinacoteca e Biblioteca Comunale, dove si conservano ancora alcuni preziosi volumi della “Libreria Impressa” di Federico Ubaldini da Montefeltro e delle collezioni di Francesco Maria II.File | Dimensione | Formato | |
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