In Architettura, l’idea archetipica di recinto ha da sempre riguardato la delimitazione di uno spazio mediante un muro continuo che genera una forte separazione tra lo spazio interno e lo spazio esterno e, quindi, l’azione del recintare non è altro che il «riconoscimento e [l’] appropriazione collettiva di una porzione di terreno o spazio fisico; è l’atto della sua delimitazione e separazione dal resto del mondo-natura» . Il concetto di delimitazione – strettamente connesso a quello di recinto – implica nella maggior parte dei casi un forte rapporto con il suolo che si concretizza mediante elementi – siano essi naturali o architettonici – che stabiliscono un limite fisico. Il progetto del Parco tecnologico a Óbidos di Jorge Mealha sperimenta una modalità differente della delimitazione, poiché riesce ad ‘appropriarsi’ di una porzione di suolo e allo stesso tempo a costruire uno spazio interno, chiaramente separato da un esterno, senza ricorrere a un elemento continuo ‘posto’ sul terreno, bensì mediante un’architettura ‘sospesa’ che si costruisce per alterità rispetto alle forme del paesaggio rurale circostante e del suolo sottostante e che limita il suo rapporto con il piano di appoggio ai pochi piedritti. L’idea che questo edificio possa essere inteso come un recinto sospeso è rafforzata dalla presenza di una grande corte centrale di forma quadrata che richiama le strutture religiose del territorio – il monastero di Batalha e il convento di Cristo a Tomar – e che, quindi, in riferimento a queste, può essere intesa piuttosto come un chiostro, la cui etimologia – dal latino claustrum – fa riferimento proprio al recinto. La interpretazione di questa architettura come chiostro sospeso e la possibilità di discutere di una sua ‘spazialità’ rappresentano le questioni più interessanti che questo progetto ricco di significato dell’architetto portoghese Jorge Mealha propone alla nostra riflessione.

Un recinto sospeso nella periferia rurale. Il parco tecnologico di Jorge Mealha / Di Chiara, Ermelinda. - (2021), pp. 221-228.

Un recinto sospeso nella periferia rurale. Il parco tecnologico di Jorge Mealha

ERMELINDA DI CHIARA
2021

Abstract

In Architettura, l’idea archetipica di recinto ha da sempre riguardato la delimitazione di uno spazio mediante un muro continuo che genera una forte separazione tra lo spazio interno e lo spazio esterno e, quindi, l’azione del recintare non è altro che il «riconoscimento e [l’] appropriazione collettiva di una porzione di terreno o spazio fisico; è l’atto della sua delimitazione e separazione dal resto del mondo-natura» . Il concetto di delimitazione – strettamente connesso a quello di recinto – implica nella maggior parte dei casi un forte rapporto con il suolo che si concretizza mediante elementi – siano essi naturali o architettonici – che stabiliscono un limite fisico. Il progetto del Parco tecnologico a Óbidos di Jorge Mealha sperimenta una modalità differente della delimitazione, poiché riesce ad ‘appropriarsi’ di una porzione di suolo e allo stesso tempo a costruire uno spazio interno, chiaramente separato da un esterno, senza ricorrere a un elemento continuo ‘posto’ sul terreno, bensì mediante un’architettura ‘sospesa’ che si costruisce per alterità rispetto alle forme del paesaggio rurale circostante e del suolo sottostante e che limita il suo rapporto con il piano di appoggio ai pochi piedritti. L’idea che questo edificio possa essere inteso come un recinto sospeso è rafforzata dalla presenza di una grande corte centrale di forma quadrata che richiama le strutture religiose del territorio – il monastero di Batalha e il convento di Cristo a Tomar – e che, quindi, in riferimento a queste, può essere intesa piuttosto come un chiostro, la cui etimologia – dal latino claustrum – fa riferimento proprio al recinto. La interpretazione di questa architettura come chiostro sospeso e la possibilità di discutere di una sua ‘spazialità’ rappresentano le questioni più interessanti che questo progetto ricco di significato dell’architetto portoghese Jorge Mealha propone alla nostra riflessione.
2021
Recinti
978-88-229-0646-5
recinto; chiostro; paesaggio; architettura; costruzione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Un recinto sospeso nella periferia rurale. Il parco tecnologico di Jorge Mealha / Di Chiara, Ermelinda. - (2021), pp. 221-228.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1580907
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