La storia del mobile moderno è ricca di personalità che, con la loro attività progettuale, hanno contribuito a definire una nuova fenomenologia dell’abitare. Tra queste, le figure di Gerrit Rietveld, Marcel Breuer, Mies van der Rohe, Le Corbusier ed Alvar Aalto mi sembra che emergano per contributo qualitativo oltre che quantitativo. Di ciascuno è possibile evidenziare il contributo per quanto attiene la formazione di un gusto moderno. Di Rietveld, principale attivista insieme a Theo Van Doesburg del movimento de Stijl, va segnalato il costante interesse per il progetto del mobile inteso come campo di sperimentazione e verifica di idee di ordine formale oltre che costruttive. Di Breuer, allievo di Gropius nel Bauhaus e poi docente all’interno della stessa scuola, la capacità di trasferire nel campo della progettazione di mobili gli stimoli e le suggestioni indotte dalle innovazioni nel campo della tecnologia dei materiali. « (…) per lui, e lo dichiara, il compito dell’architetto e del designer consiste essenzialmente nel “civilizzare la tecnologia”, vale a dire nel migliorare un dato tipo d’oggetto migliorando il processo attraverso il quale viene prodotto» Di Mies van der Rohe va evidenziata la capacità di trasformare in poetica l’utilizzo dei nuovi materiali attraverso l’esaltazione delle loro specificità materiche, raggiungendo un equilibrio ed una raffinatezza di linee che rasentano la perfezione “assoluta” . Di Le Corbusier è importante sottolineare il doppio approccio al progetto del mobile che viene inteso, o come attrezzatura legata alla conformazione dello spazio, o come piccola architettura od oggetto scultoreo a reazione poetica posto a vivere quello spazio; approcci entrambi fondamentali per l’elaborazione di una moderna concezione dell’abitare. Di Aalto, infine, è importante rimarcare, oltre al dato tecnologicamente innovativo del trattamento del materiale ligneo da lui messo a punto, l’attenzione al rapporto che fisicamente lega il mobile e chi se ne serve.

I mobili dei maestri / Grimaldi, Andrea. - STAMPA. - (1999), pp. 129-143.

I mobili dei maestri

GRIMALDI, ANDREA
1999

Abstract

La storia del mobile moderno è ricca di personalità che, con la loro attività progettuale, hanno contribuito a definire una nuova fenomenologia dell’abitare. Tra queste, le figure di Gerrit Rietveld, Marcel Breuer, Mies van der Rohe, Le Corbusier ed Alvar Aalto mi sembra che emergano per contributo qualitativo oltre che quantitativo. Di ciascuno è possibile evidenziare il contributo per quanto attiene la formazione di un gusto moderno. Di Rietveld, principale attivista insieme a Theo Van Doesburg del movimento de Stijl, va segnalato il costante interesse per il progetto del mobile inteso come campo di sperimentazione e verifica di idee di ordine formale oltre che costruttive. Di Breuer, allievo di Gropius nel Bauhaus e poi docente all’interno della stessa scuola, la capacità di trasferire nel campo della progettazione di mobili gli stimoli e le suggestioni indotte dalle innovazioni nel campo della tecnologia dei materiali. « (…) per lui, e lo dichiara, il compito dell’architetto e del designer consiste essenzialmente nel “civilizzare la tecnologia”, vale a dire nel migliorare un dato tipo d’oggetto migliorando il processo attraverso il quale viene prodotto» Di Mies van der Rohe va evidenziata la capacità di trasformare in poetica l’utilizzo dei nuovi materiali attraverso l’esaltazione delle loro specificità materiche, raggiungendo un equilibrio ed una raffinatezza di linee che rasentano la perfezione “assoluta” . Di Le Corbusier è importante sottolineare il doppio approccio al progetto del mobile che viene inteso, o come attrezzatura legata alla conformazione dello spazio, o come piccola architettura od oggetto scultoreo a reazione poetica posto a vivere quello spazio; approcci entrambi fondamentali per l’elaborazione di una moderna concezione dell’abitare. Di Aalto, infine, è importante rimarcare, oltre al dato tecnologicamente innovativo del trattamento del materiale ligneo da lui messo a punto, l’attenzione al rapporto che fisicamente lega il mobile e chi se ne serve.
1999
L'architettura degli interni
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
I mobili dei maestri / Grimaldi, Andrea. - STAMPA. - (1999), pp. 129-143.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/157903
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