Elementi erodotei in Polibio. Considerazioni preliminari

In un celebre saggio del 1966, Hermann Strasburger contrappose il modello storiografico ‘integrante’ di Erodoto, con la «grandiosa ampiezza e varietà» dei suoi contenuti, che spaziavano dalla storia della civiltà alla storia politica, a quello restrittivo tucidideo, incentrato tutto sul momento cinetico, al punto da trascurare l'analisi delle condizioni di equilibrio per concentrarsi piuttosto sulla sua rottura. Così, la dinamica, in Tucidide, avrebbe spinto nell'ombra la statica. Complessivamente, a giudizio di Strasburger, sarebbe stato il modello tucidideo a caratterizzare il panorama della storiografia greca, e a passare poi al mondo romano. La teoria della prevalenza del modello tucidideo in età ellenistica è stata criticata a più riprese, anche negli ultimi anni. L'attribuzione di Polibio alla corrente tucididea sembra invece aver avuto più fortuna; essa poggia, d'altra parte, sull'autorappresentazione dello stesso Polibio. In questa relazione ci si propone, partendo dalle osservazioni di Domenico Musti, che nei due modelli lesse, piuttosto che una rigida alternativa, «le due radici della lunga storia della storiografia greca», di valutare e analizzare la presenza, nelle Storie di Polibio, di elementi di tradizione ‘erodotea’, accanto alla storia politico-militare (pragmatica) riconducibile a Tucidide. Erodoto Polibio