Il cospicuo capitolo è declinato in quattro paragrafi principali che strutturano le tappe di realizzazione della nuova fabbrica tardo Seicentesca, di cui viene deliberata la costruzione dagli anni ’70 del XVII secolo. Nel primo paragrafo si prendono quindi in esame i committenti e le figure chiave che danno avvio alla nuova edificazione. Tra questi di fondamentale importanza risultano essere l’arciprete Giovanni Battista Castelli Sannazzaro e la famiglia Parravicini, proprietaria dei terreni necessari per la nuova ingente struttura. Non meno importante risulta l’elezione al soglio pontificio di Innocenzo XI Odescalchi, originario di Como eletto proprio un anno prima della posa della prima pietra. Nel secondo paragrafo poi si inquadra la nuova costruzione nelle iniziative legate alla riaffermazione cattolica in terra di confine con il mondo evangelico-luterano (considerate terre infette dall’eresia), nel quadro di una vera e propria “ostentatio di immagine dei luoghi di culto” che dovevano segnare in modo significativo e costante il territorio della Valtellina. A seguire due paragrafi legati all’inizio dei lavori, e alle particolarissime caratteristiche tipologico spaziali del nuovo San Giovanni e cronologia della costruzione. In questo contesto vengono altresì analizzati puntualmente i disegni presentati al Convegno Internazionale del 2014, confrontandoli con la fabbrica effettivamente realizzata che risulta interessantissima per la tipologia composta, per le grandi dimensioni, per le audaci tecniche costruttive riferite per lo più alla copertura.
Cenni storici e caratteristiche tipologico-spaziali della nuova fabbrica seicentesca / Benedetti, Simona. - (2021), pp. 15-46.
Cenni storici e caratteristiche tipologico-spaziali della nuova fabbrica seicentesca
Simona Benedetti
2021
Abstract
Il cospicuo capitolo è declinato in quattro paragrafi principali che strutturano le tappe di realizzazione della nuova fabbrica tardo Seicentesca, di cui viene deliberata la costruzione dagli anni ’70 del XVII secolo. Nel primo paragrafo si prendono quindi in esame i committenti e le figure chiave che danno avvio alla nuova edificazione. Tra questi di fondamentale importanza risultano essere l’arciprete Giovanni Battista Castelli Sannazzaro e la famiglia Parravicini, proprietaria dei terreni necessari per la nuova ingente struttura. Non meno importante risulta l’elezione al soglio pontificio di Innocenzo XI Odescalchi, originario di Como eletto proprio un anno prima della posa della prima pietra. Nel secondo paragrafo poi si inquadra la nuova costruzione nelle iniziative legate alla riaffermazione cattolica in terra di confine con il mondo evangelico-luterano (considerate terre infette dall’eresia), nel quadro di una vera e propria “ostentatio di immagine dei luoghi di culto” che dovevano segnare in modo significativo e costante il territorio della Valtellina. A seguire due paragrafi legati all’inizio dei lavori, e alle particolarissime caratteristiche tipologico spaziali del nuovo San Giovanni e cronologia della costruzione. In questo contesto vengono altresì analizzati puntualmente i disegni presentati al Convegno Internazionale del 2014, confrontandoli con la fabbrica effettivamente realizzata che risulta interessantissima per la tipologia composta, per le grandi dimensioni, per le audaci tecniche costruttive riferite per lo più alla copertura.File | Dimensione | Formato | |
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