The constitutional provision of regional foreign power, on the part of the. cost. n. 3/2001, is the result of a long process triggered by attempts of the Regions to project to the outside its sphere of competence. The constitutional jurisprudence has been able to target and regional bodies, in order to make them compatible with the Constitution and with the prerogatives of the state, allowing the development of a power, at least not formally written into the Constitution of 1947. The legislation instead merely record as established by judicial decision and what happened in practice, covering a marginal role in the process. The evolution of regional foreign power led, thus, the total centralization of competence on the part of the State, to a gradual disarticulation of the concept of "" international relations "," which is not written in the Constitution declined in several versions, including the Inside even less impact on political activities, gradually assigned to the Regions. Such power is also developed through the development of a series of procedures involving the center and the periphery that have allowed the regions to expand their sphere of autonomy, projecting outward their skills, and the State to maintain control effective on the work of territorial levels, to protect the national foreign policy. This connotation cooperative has had an impact on the form of state taken as a whole, helping to bring the Italian regionalism models of comparative law, in which the stronger, traditionally, the spirit of loyal cooperation.

La previsione costituzionale del potere estero regionale, da parte della l. cost. n. 3/2001, rappresenta il frutto di un lungo processo innescato da tentativi delle Regioni di proiettare verso l’esterno la propria sfera di competenza. La giurisprudenza costituzionale ha saputo cogliere e indirizzare le istanze regionali, al fine di renderle compatibili con il dettato costituzionale e con le prerogative statali, permettendo lo sviluppo di un potere, almeno formalmente, non scritto nella Costituzione del 1947. La legislazione invece si è limitata a registrare quanto stabilito per via giurisprudenziale e quanto avvenuto nella prassi, rivestendo un ruolo marginale nel processo. L’evoluzione del potere estero regionale ha condotto, così, dal totale accentramento della competenza in capo allo Stato, ad una graduale disarticolazione del concetto di "rapporti internazionali", che si è declinato nella Costituzione non scritta in più versioni, comprendendo al suo interno anche attività di minore impatto politico, gradualmente attribuite alle Regioni. Simile potere si è sviluppato, inoltre, attraverso l’elaborazione di una serie di procedure coinvolgenti centro e periferia che hanno permesso alle Regioni di ampliare la loro sfera di autonomia, proiettando verso l’esterno le proprie competenze, e allo Stato di mantenere un controllo effettivo sull’operato dei livelli territoriali, a tutela della politica estera nazionale. Questa connotazione cooperativa ha avuto un impatto sulla forma di Stato complessivamente intesa, contribuendo ad avvicinare il regionalismo italiano ai modelli del diritto comparato, in cui più forte è, tradizionalmente, lo spirito di leale collaborazione.

Art. 117, IX comma Cost / Covino, Fabrizia. - STAMPA. - III(2006), pp. 2323-2332.

Art. 117, IX comma Cost

COVINO, Fabrizia
2006

Abstract

The constitutional provision of regional foreign power, on the part of the. cost. n. 3/2001, is the result of a long process triggered by attempts of the Regions to project to the outside its sphere of competence. The constitutional jurisprudence has been able to target and regional bodies, in order to make them compatible with the Constitution and with the prerogatives of the state, allowing the development of a power, at least not formally written into the Constitution of 1947. The legislation instead merely record as established by judicial decision and what happened in practice, covering a marginal role in the process. The evolution of regional foreign power led, thus, the total centralization of competence on the part of the State, to a gradual disarticulation of the concept of "" international relations "," which is not written in the Constitution declined in several versions, including the Inside even less impact on political activities, gradually assigned to the Regions. Such power is also developed through the development of a series of procedures involving the center and the periphery that have allowed the regions to expand their sphere of autonomy, projecting outward their skills, and the State to maintain control effective on the work of territorial levels, to protect the national foreign policy. This connotation cooperative has had an impact on the form of state taken as a whole, helping to bring the Italian regionalism models of comparative law, in which the stronger, traditionally, the spirit of loyal cooperation.
2006
Commentario alla Costituzione
9788859800132
La previsione costituzionale del potere estero regionale, da parte della l. cost. n. 3/2001, rappresenta il frutto di un lungo processo innescato da tentativi delle Regioni di proiettare verso l’esterno la propria sfera di competenza. La giurisprudenza costituzionale ha saputo cogliere e indirizzare le istanze regionali, al fine di renderle compatibili con il dettato costituzionale e con le prerogative statali, permettendo lo sviluppo di un potere, almeno formalmente, non scritto nella Costituzione del 1947. La legislazione invece si è limitata a registrare quanto stabilito per via giurisprudenziale e quanto avvenuto nella prassi, rivestendo un ruolo marginale nel processo. L’evoluzione del potere estero regionale ha condotto, così, dal totale accentramento della competenza in capo allo Stato, ad una graduale disarticolazione del concetto di "rapporti internazionali", che si è declinato nella Costituzione non scritta in più versioni, comprendendo al suo interno anche attività di minore impatto politico, gradualmente attribuite alle Regioni. Simile potere si è sviluppato, inoltre, attraverso l’elaborazione di una serie di procedure coinvolgenti centro e periferia che hanno permesso alle Regioni di ampliare la loro sfera di autonomia, proiettando verso l’esterno le proprie competenze, e allo Stato di mantenere un controllo effettivo sull’operato dei livelli territoriali, a tutela della politica estera nazionale. Questa connotazione cooperativa ha avuto un impatto sulla forma di Stato complessivamente intesa, contribuendo ad avvicinare il regionalismo italiano ai modelli del diritto comparato, in cui più forte è, tradizionalmente, lo spirito di leale collaborazione.
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Art. 117, IX comma Cost / Covino, Fabrizia. - STAMPA. - III(2006), pp. 2323-2332.
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