Attraverso l’individuazione di precisi e inequivocabili rapporti intertestuali (garantiti dagli schemi metrici, da citazioni alla lettera e da calchi allusivi) fra la canzone Donna, l’amor mi sforza di Guido Guinizzelli e altre canzoni di rimatori fiorentini della generazione prestilnovistica, si ricostruisce la presenza di una linea ideologica “tristaniana” nella lirica italiana duecentesca, tale da costringere a riconsiderare la funzione di Guinizzelli e a ridisegnare la storia lirica del secolo, a partire dalla relazione Giacomo da Lentini-Guittone d’Arezzo fino a Cavalcanti e Dante. Particolare importanza nella proposta assume il ruolo svolto da una famosa tenzone fra due grandi trovatori, Bernart de Ventadorn e Raimbaut d’Aurenga, e il maggior romanziere medievale, Chrétien de Troyes, la cui conoscenza da parte di Guinizzelli e dei poeti fiorentini è dimostrata da vere e proprie traduzioni e calchi e allusioni precise.
Avere e non avere: dai trovatori a Petrarca / Antonelli, Roberto. - STAMPA. - (2005), pp. 41-75.
Avere e non avere: dai trovatori a Petrarca
ANTONELLI, Roberto
2005
Abstract
Attraverso l’individuazione di precisi e inequivocabili rapporti intertestuali (garantiti dagli schemi metrici, da citazioni alla lettera e da calchi allusivi) fra la canzone Donna, l’amor mi sforza di Guido Guinizzelli e altre canzoni di rimatori fiorentini della generazione prestilnovistica, si ricostruisce la presenza di una linea ideologica “tristaniana” nella lirica italiana duecentesca, tale da costringere a riconsiderare la funzione di Guinizzelli e a ridisegnare la storia lirica del secolo, a partire dalla relazione Giacomo da Lentini-Guittone d’Arezzo fino a Cavalcanti e Dante. Particolare importanza nella proposta assume il ruolo svolto da una famosa tenzone fra due grandi trovatori, Bernart de Ventadorn e Raimbaut d’Aurenga, e il maggior romanziere medievale, Chrétien de Troyes, la cui conoscenza da parte di Guinizzelli e dei poeti fiorentini è dimostrata da vere e proprie traduzioni e calchi e allusioni precise.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.