Oasi verdi dalla scuola al quartiere Micro-spazi Nature-Based, low cost e co-progettati, per il benessere degli abitanti, a cominciare dai bambini Un progetto Sapienza per il MIBACT Fabiola Fratini, DICEA Sapienza* La New Urban Agenda (Summit di Quito, 2016) individua lo spazio pubblico come un luogo di sperimentazione e di apprendimento, un laboratorio creativo e partecipato per costruire visioni condivise e intraprendere azioni a favore della resilienza e della sostenibilità per una città conviviale e rinaturalizzata (SDG 114). In questo framework, i luoghi del quotidiano e la dimensione del quartiere assumono una rilevanza particolare perché consentono di tradurre gli obiettivi globali in azioni locali capaci di accrescere il benessere dei cittadini, a partire dai bambini, concretamente e in tempi brevi. Da queste premesse prende forma il progetto “Oasi verdi dalle scuole al quartiere”, un processo di co-progettazione e di co-costruzione che nasce come risposta al “Bando Creative Living Lab” del MIBACT una rigenerazione verde, ludica e creativa che nasce dalle scuole e si propaga nel quartiere, nei luoghi del quotidiano. Il quartiere di San Lorenzo (Roma), una “periferia centrale”, viene scelto come area-test per sperimentare la proposta MIBACT in ragione di alcune specificità: densità abitativa, mineralità, degrado edilizio e dello spazio pubblico, presenza di un tessuto associativo vitale. Oggi, nei 50 ettari di San Lorenzo, vivono 8.866 residenti censiti (2019) ai quali si somma una popolazione transitoria di studenti della Sapienza. La densità abitativa è otto volte superiore alla media romana (16.969 ab/kmq contro 2.213 ab/mq) e il verde pubblico si riduce a 2 metri/abitante contro i 9 mq stabiliti dal DM 1444/68. A questo quadro problematico, si aggiungono gli effetti della pandemia e la domanda di spazio pubblico e di aree da destinare al gioco dei bambini. Il progetto Oasi muove dal desiderio di cambiamento voluto da associazioni (la Libera Repubblica di San Lorenzo, il Grande Cocomero, la G.R.U.), scuola e università (l’Istituto Comprensivo Borsi e Saffi, la Facoltà di Psicologia Sapienza), abitanti, artigiani e artisti. E il processo di cambiamento inizia già con la co-ideazione della proposta per il bando. Grazie a una rete collaborativa consolidata nel tempo e una “storia comune” di progetti temporanei co-realizzati (un Orto didattico al Parco dei Galli, il Bosco Temporaneo San Lorenzo, la micro-idroponica di piazzale del Verano, un progetto di rigenerazione per il Borghetto dei Lucani), le Oasi fioriscono a partire da un framework condiviso: rigenerare il quartiere attraverso una pratica di “agopuntura”, che favorisca la rinaturalizzazione e la socialità, risvegliando la creatività degli attori locali. Le Oasi prendono quindi forma nei cortili e in prossimità delle scuole Borsi e Saffi e della Facoltà di Psicologia, si ispirano alle Nature Based Solution – NBS (EU 2015), disegnano una rete “socio-ecologica” di quartiere che declina, a scala micro, il format Green Infrastructure (GI, EU 2013), puntando su servizi ecosistemici sociali e culturali. Dalle scuole all’Università, le Oasi sono connesse attraverso “raggi verdi”, percorsi che si trasformano in spazio pubblico per il gioco con murale orizzontali e arredi mobili da trasferire in strada, durante il fine settimana. Quando via dei Sabelli e via dei Marsi sono vuote. Il modello di riferimento è costituito dal programma Oasis cours d’école adottato dalla città di Parigi che mette in atto la “vegetalizzazione” degli spazi scolastici attraverso soluzioni co-progettate e co-costruite con la comunità (docenti, bambini e genitori), ispirandosi al metodo Montessori. E il seme del progetto germoglia prima ancora dell’esito del bando: un murale orizzontale, realizzato attraverso fondi regionali a sostegno della Street Art con un progetto del Municipio II e della Libera Repubblica di San Lorenzo, conquista la gradinata di piazza dell’Immacolata per trasformare un luogo di spaccio in uno spazio per tutti. Dalla piazza i colori si diffondono in via dei Sabelli e in via dei Marsi dove prendono forma i giochi per i bambini (da 15 marzo 2021). *L’autore è il coordinatore della proposta MIBACT fabiola.fratini@uniroma1.it Riferimenti bibliografici Arnstein S. R. (1969), “A Ladder of Citizen Participation”, Journal of American Institute of Planners, n°35/4, pp.216-224. Auguyard J.F. (2000), “Les ambiences urbaines entre techniques et esthétiques”, Une decennie de genie urbain, n°26, collection du Certu, Paris, p.75 AAVV. Debrief Stakeholder Workshop “Nature Based Solutions and Re-Naturing the city”, 8 December 2014, Brussels, p.5. APAT (2003), “Gestione delle Aree di collegamento ecologico funzionale. Indirizzi e modalità operative per l’adeguamento degli strumenti di pianificazione del territorio in funzione della costruzione di reti ecologiche a scala locale”, Manuali e Linee Guida 26/2003. Balaÿ O., Brossier J., Lapray K., Leroy-Thomas M., Marie H. (2020), “Ménager des Oasis Urbaines: des représentations à la fabrication”, in Marry S, (a cura di), Territoires durables, Èditions Parenthèses, Paris, p. 56. Bohigas O. (2014), “Urban form, another principal actor: mending and acupuncture”, in Casanova H., Hernández J., Public space Acupuncture, Actar Publishers, New York. Ethier G. (2017), “L’Urbanisme Tactique comme pratique spatiale de connectivité?”. Inter Art Actuel, Vol.125, https://id.erudit.org/82826ac, p.4-9. European Commission (2013), Green Infrastructure (GI) – Enhancing Europe’s natural capital, COM (2013) 249 final. European Commission (2015), Towards An EU Research and Innovation Policy Agenda for Nature-Based Solutions & Re-Naturing Cities. Final Report of the Horizon 2020 Expert Group on’ Nature-Based Solutions and Re-Naturing Cities’, Brussels, Directorate - General for Research and Innovation. Fratini F. (2018), “Laboratorio San Lorenzo. Prove di Rigenerazione sostenibile nel quartiere di San Lorenzo a Roma”, Urbanistica Informazioni, vol. 282, pp.92-95. Fratini F. (2020) “Oasi Verdi a San Lorenzo (Roma) La rigenerazione a piccoli passi”, CRIOS 19/2020, pp.48-61, Franco Angeli, ISSN 2279-8986. Fratini F. (2020). “Rigenerazione tra sostenibilità, citizen empowerment e agopuntura urbana”, BDC- Bollettino del Centro Calza Bini, numero 1 -2020, pp.91-116, ISSN 1121-2918 Gehl J. (2014), Cities for people, Island Press, Washington DC. Hernandez J. (2014), “Public Space Acupuncture”, in Casanova H., Hernández J. (2014), Public space Acupuncture, Actar Publishers, New York, p.10. Illich I. (1973), Tools of conviviality, Harper & Row, New York. Kipar, A., Sala, G. (2014), Raggi verdi. Green Vision for Milano 2015. Lerner J. (2003), Acupunctura Urbana, Grupo Editorial Record, Rio de Janeiro, pp. 43, 56. Lydon M., Garcia A. (2015), Tactical urbanism. Short term Action for Long Term Change, Island Press, Washington DC. Lynch K. (1960), The image of the city, The MIT Press, Boston

"Oasi verdi dalla scuola al quartiere. Un patto per il cambiamento" / Fratini, Fabiola. - (2021). (Intervento presentato al convegno Biennale dello Spazio Pubblico - Istituto Nazionale di Urbanistica "I bambini e lo Spazio Pubblico" tenutosi a Webinar - Università di Roma Tre).

"Oasi verdi dalla scuola al quartiere. Un patto per il cambiamento"

Fabiola Fratini
2021

Abstract

Oasi verdi dalla scuola al quartiere Micro-spazi Nature-Based, low cost e co-progettati, per il benessere degli abitanti, a cominciare dai bambini Un progetto Sapienza per il MIBACT Fabiola Fratini, DICEA Sapienza* La New Urban Agenda (Summit di Quito, 2016) individua lo spazio pubblico come un luogo di sperimentazione e di apprendimento, un laboratorio creativo e partecipato per costruire visioni condivise e intraprendere azioni a favore della resilienza e della sostenibilità per una città conviviale e rinaturalizzata (SDG 114). In questo framework, i luoghi del quotidiano e la dimensione del quartiere assumono una rilevanza particolare perché consentono di tradurre gli obiettivi globali in azioni locali capaci di accrescere il benessere dei cittadini, a partire dai bambini, concretamente e in tempi brevi. Da queste premesse prende forma il progetto “Oasi verdi dalle scuole al quartiere”, un processo di co-progettazione e di co-costruzione che nasce come risposta al “Bando Creative Living Lab” del MIBACT una rigenerazione verde, ludica e creativa che nasce dalle scuole e si propaga nel quartiere, nei luoghi del quotidiano. Il quartiere di San Lorenzo (Roma), una “periferia centrale”, viene scelto come area-test per sperimentare la proposta MIBACT in ragione di alcune specificità: densità abitativa, mineralità, degrado edilizio e dello spazio pubblico, presenza di un tessuto associativo vitale. Oggi, nei 50 ettari di San Lorenzo, vivono 8.866 residenti censiti (2019) ai quali si somma una popolazione transitoria di studenti della Sapienza. La densità abitativa è otto volte superiore alla media romana (16.969 ab/kmq contro 2.213 ab/mq) e il verde pubblico si riduce a 2 metri/abitante contro i 9 mq stabiliti dal DM 1444/68. A questo quadro problematico, si aggiungono gli effetti della pandemia e la domanda di spazio pubblico e di aree da destinare al gioco dei bambini. Il progetto Oasi muove dal desiderio di cambiamento voluto da associazioni (la Libera Repubblica di San Lorenzo, il Grande Cocomero, la G.R.U.), scuola e università (l’Istituto Comprensivo Borsi e Saffi, la Facoltà di Psicologia Sapienza), abitanti, artigiani e artisti. E il processo di cambiamento inizia già con la co-ideazione della proposta per il bando. Grazie a una rete collaborativa consolidata nel tempo e una “storia comune” di progetti temporanei co-realizzati (un Orto didattico al Parco dei Galli, il Bosco Temporaneo San Lorenzo, la micro-idroponica di piazzale del Verano, un progetto di rigenerazione per il Borghetto dei Lucani), le Oasi fioriscono a partire da un framework condiviso: rigenerare il quartiere attraverso una pratica di “agopuntura”, che favorisca la rinaturalizzazione e la socialità, risvegliando la creatività degli attori locali. Le Oasi prendono quindi forma nei cortili e in prossimità delle scuole Borsi e Saffi e della Facoltà di Psicologia, si ispirano alle Nature Based Solution – NBS (EU 2015), disegnano una rete “socio-ecologica” di quartiere che declina, a scala micro, il format Green Infrastructure (GI, EU 2013), puntando su servizi ecosistemici sociali e culturali. Dalle scuole all’Università, le Oasi sono connesse attraverso “raggi verdi”, percorsi che si trasformano in spazio pubblico per il gioco con murale orizzontali e arredi mobili da trasferire in strada, durante il fine settimana. Quando via dei Sabelli e via dei Marsi sono vuote. Il modello di riferimento è costituito dal programma Oasis cours d’école adottato dalla città di Parigi che mette in atto la “vegetalizzazione” degli spazi scolastici attraverso soluzioni co-progettate e co-costruite con la comunità (docenti, bambini e genitori), ispirandosi al metodo Montessori. E il seme del progetto germoglia prima ancora dell’esito del bando: un murale orizzontale, realizzato attraverso fondi regionali a sostegno della Street Art con un progetto del Municipio II e della Libera Repubblica di San Lorenzo, conquista la gradinata di piazza dell’Immacolata per trasformare un luogo di spaccio in uno spazio per tutti. Dalla piazza i colori si diffondono in via dei Sabelli e in via dei Marsi dove prendono forma i giochi per i bambini (da 15 marzo 2021). *L’autore è il coordinatore della proposta MIBACT fabiola.fratini@uniroma1.it Riferimenti bibliografici Arnstein S. R. (1969), “A Ladder of Citizen Participation”, Journal of American Institute of Planners, n°35/4, pp.216-224. Auguyard J.F. (2000), “Les ambiences urbaines entre techniques et esthétiques”, Une decennie de genie urbain, n°26, collection du Certu, Paris, p.75 AAVV. Debrief Stakeholder Workshop “Nature Based Solutions and Re-Naturing the city”, 8 December 2014, Brussels, p.5. APAT (2003), “Gestione delle Aree di collegamento ecologico funzionale. Indirizzi e modalità operative per l’adeguamento degli strumenti di pianificazione del territorio in funzione della costruzione di reti ecologiche a scala locale”, Manuali e Linee Guida 26/2003. Balaÿ O., Brossier J., Lapray K., Leroy-Thomas M., Marie H. (2020), “Ménager des Oasis Urbaines: des représentations à la fabrication”, in Marry S, (a cura di), Territoires durables, Èditions Parenthèses, Paris, p. 56. Bohigas O. (2014), “Urban form, another principal actor: mending and acupuncture”, in Casanova H., Hernández J., Public space Acupuncture, Actar Publishers, New York. Ethier G. (2017), “L’Urbanisme Tactique comme pratique spatiale de connectivité?”. Inter Art Actuel, Vol.125, https://id.erudit.org/82826ac, p.4-9. European Commission (2013), Green Infrastructure (GI) – Enhancing Europe’s natural capital, COM (2013) 249 final. European Commission (2015), Towards An EU Research and Innovation Policy Agenda for Nature-Based Solutions & Re-Naturing Cities. Final Report of the Horizon 2020 Expert Group on’ Nature-Based Solutions and Re-Naturing Cities’, Brussels, Directorate - General for Research and Innovation. Fratini F. (2018), “Laboratorio San Lorenzo. Prove di Rigenerazione sostenibile nel quartiere di San Lorenzo a Roma”, Urbanistica Informazioni, vol. 282, pp.92-95. Fratini F. (2020) “Oasi Verdi a San Lorenzo (Roma) La rigenerazione a piccoli passi”, CRIOS 19/2020, pp.48-61, Franco Angeli, ISSN 2279-8986. Fratini F. (2020). “Rigenerazione tra sostenibilità, citizen empowerment e agopuntura urbana”, BDC- Bollettino del Centro Calza Bini, numero 1 -2020, pp.91-116, ISSN 1121-2918 Gehl J. (2014), Cities for people, Island Press, Washington DC. Hernandez J. (2014), “Public Space Acupuncture”, in Casanova H., Hernández J. (2014), Public space Acupuncture, Actar Publishers, New York, p.10. Illich I. (1973), Tools of conviviality, Harper & Row, New York. Kipar, A., Sala, G. (2014), Raggi verdi. Green Vision for Milano 2015. Lerner J. (2003), Acupunctura Urbana, Grupo Editorial Record, Rio de Janeiro, pp. 43, 56. Lydon M., Garcia A. (2015), Tactical urbanism. Short term Action for Long Term Change, Island Press, Washington DC. Lynch K. (1960), The image of the city, The MIT Press, Boston
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1574124
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