Il capitolo esplora i processi di elaborazione e sense-giving attivati di fronte ai linguaggi d’odio online e le pratiche di negoziazione messe in campo, individualmente o nel gruppo dei pari, con gli stessi. Abbiamo, cioè, cercato di considerare i giovani non solo come vittime passive, ma come audience attive, in grado di elaborare significati, prendere le distanze e/o abbracciare selettivamente alcune forme espressive legate all’odio, contestualizzandole. Ciò non significa, ovviamente, voler sminuire la gravità di alcuni fenomeni. Significa, piuttosto, tentare di coglierne il significato, la portata (e dunque, potenzialmente, le ricadute individuali e collettive), dal punto di vista dei pubblici coinvolti. Siamo convinte infatti che, più che nelle forme espressive in sé, la valenza socio-culturale dei discorsi d’odio vada rintracciata nelle forme di attribuzione di senso elaborate dagli utenti. In questo capitolo, dunque, rendiamo conto di una ricerca esplorativa volta a dare voce agli adolescenti e a indagare i processi di sense-giving legati ai discorsi d’odio online.
I discorsi d’odio online nelle narrazioni dei teenager romani / Comunello, Francesca; Ieracitano, Francesca. - (2021), pp. 96-114.
I discorsi d’odio online nelle narrazioni dei teenager romani
francesca comunello;francesca ieracitano
2021
Abstract
Il capitolo esplora i processi di elaborazione e sense-giving attivati di fronte ai linguaggi d’odio online e le pratiche di negoziazione messe in campo, individualmente o nel gruppo dei pari, con gli stessi. Abbiamo, cioè, cercato di considerare i giovani non solo come vittime passive, ma come audience attive, in grado di elaborare significati, prendere le distanze e/o abbracciare selettivamente alcune forme espressive legate all’odio, contestualizzandole. Ciò non significa, ovviamente, voler sminuire la gravità di alcuni fenomeni. Significa, piuttosto, tentare di coglierne il significato, la portata (e dunque, potenzialmente, le ricadute individuali e collettive), dal punto di vista dei pubblici coinvolti. Siamo convinte infatti che, più che nelle forme espressive in sé, la valenza socio-culturale dei discorsi d’odio vada rintracciata nelle forme di attribuzione di senso elaborate dagli utenti. In questo capitolo, dunque, rendiamo conto di una ricerca esplorativa volta a dare voce agli adolescenti e a indagare i processi di sense-giving legati ai discorsi d’odio online.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.