Tra il 20 luglio e il 6 agosto del 2012, Roberto Benigni tornava a Firenze, in piazza Santa Croce, forte d’un successo enorme. Per la prima volta, commentava e declamava il canto XIX dell’Inferno, non compreso nel progetto originario, risalente a sei anni prima. L'articolo affronta con gli occhi dello storico – non, certo, del filologo o dell’italianista; tantomeno del dantista – il problema della ricezione dell’esegesi dantesca relativa a questo canto da parte dell’attore, indagandone le scelte.
«Ricchezza senza possesso». Il canto XIX dell’Inferno / Musarra, Antonio. - (2021), pp. 141-151.
«Ricchezza senza possesso». Il canto XIX dell’Inferno
Antonio Musarra
2021
Abstract
Tra il 20 luglio e il 6 agosto del 2012, Roberto Benigni tornava a Firenze, in piazza Santa Croce, forte d’un successo enorme. Per la prima volta, commentava e declamava il canto XIX dell’Inferno, non compreso nel progetto originario, risalente a sei anni prima. L'articolo affronta con gli occhi dello storico – non, certo, del filologo o dell’italianista; tantomeno del dantista – il problema della ricezione dell’esegesi dantesca relativa a questo canto da parte dell’attore, indagandone le scelte.File allegati a questo prodotto
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