La monografia affronta l’articolata dinamica trasformativa dell’organismo religioso risalente al IX secolo. In tal senso, ne è derivata un’analisi diacronica mirata a precisare lo svolgimento e il significato degli impegni progettuali che, di volta in volta, hanno determinato nell’edificio il passaggio ad una nuova realtà architettonica. Obiettivo ultimo dell’indagine, pertanto, è stata l’interpretazione critica dell’identità attuale del monumento, considerata come sintesi figurativa, esito di un determinato processo di trasformazione. Ripercorsi i caratteri della basilica originaria di età carolingia, anche sulla base di nuove e importanti acquisizioni relative allo scomparso quadriportico, lo studio si è rivolto alla prima reinterpretazione significativa dello spazio chiesastico, corrispondente all’inserimento medievale degli archi trasversali nelle navate. Successivamente sono state affrontate le fasi moderne di aggiornamento tra il Cinquecento e il Settecento, in particolare soffermandosi sul riadeguamento liturgico e simbolico operato da San Carlo Borromeo e sulla ridefinizione presbiteriale tardo-barocca. Infine sono stati discussi gli interventi primo-novecenteschi all’insegna del restauro, tra interpretazioni stilistiche e procedure di carattere filologico.
La Basilica di Santa Prassede: il significato della vicenda architettonica / Caperna, Maurizio. - STAMPA. - (1999), pp. 1-152.
La Basilica di Santa Prassede: il significato della vicenda architettonica
CAPERNA, Maurizio
1999
Abstract
La monografia affronta l’articolata dinamica trasformativa dell’organismo religioso risalente al IX secolo. In tal senso, ne è derivata un’analisi diacronica mirata a precisare lo svolgimento e il significato degli impegni progettuali che, di volta in volta, hanno determinato nell’edificio il passaggio ad una nuova realtà architettonica. Obiettivo ultimo dell’indagine, pertanto, è stata l’interpretazione critica dell’identità attuale del monumento, considerata come sintesi figurativa, esito di un determinato processo di trasformazione. Ripercorsi i caratteri della basilica originaria di età carolingia, anche sulla base di nuove e importanti acquisizioni relative allo scomparso quadriportico, lo studio si è rivolto alla prima reinterpretazione significativa dello spazio chiesastico, corrispondente all’inserimento medievale degli archi trasversali nelle navate. Successivamente sono state affrontate le fasi moderne di aggiornamento tra il Cinquecento e il Settecento, in particolare soffermandosi sul riadeguamento liturgico e simbolico operato da San Carlo Borromeo e sulla ridefinizione presbiteriale tardo-barocca. Infine sono stati discussi gli interventi primo-novecenteschi all’insegna del restauro, tra interpretazioni stilistiche e procedure di carattere filologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.