Nel saggio viene approfondito il coinvolgimento di Borromini, a metà del Seicento architetto di Palazzo Capodiferro Spada a Roma, nella scelta tipologica delle pavimentazioni di cotto del salone (1645) e degli ambienti riservati a Galleria (1653) al piano nobile del palazzo al tempo delle ristrutturazioni ordinate dal cardinale Bernardino Spada. L’apporto del grande architetto alla definizione di una sorta di standardizzazione delle procedure cinquecentesche del commesso in cotto con elementi di grande finezza esecutiva rispecchia la modernità del suo approccio alla decorazione degli ambienti come parte integrante dell’architettura.
Francesco Borromini e i pavimenti in cotto di Palazzo Spada a Roma / Tabarrini, Marisa. - (2021), pp. 21-55.
Francesco Borromini e i pavimenti in cotto di Palazzo Spada a Roma
Tabarrini
2021
Abstract
Nel saggio viene approfondito il coinvolgimento di Borromini, a metà del Seicento architetto di Palazzo Capodiferro Spada a Roma, nella scelta tipologica delle pavimentazioni di cotto del salone (1645) e degli ambienti riservati a Galleria (1653) al piano nobile del palazzo al tempo delle ristrutturazioni ordinate dal cardinale Bernardino Spada. L’apporto del grande architetto alla definizione di una sorta di standardizzazione delle procedure cinquecentesche del commesso in cotto con elementi di grande finezza esecutiva rispecchia la modernità del suo approccio alla decorazione degli ambienti come parte integrante dell’architettura.File | Dimensione | Formato | |
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