Stretta tra istanze di riconoscimento istituzionale e di allargamento sociale, la comunità dei docenti italiani di Progettazione Architettonica rischia di parlare una lingua sempre più flebile. Una scrittura che da un lato si esaurisce nella propria autoreferenzialità e, dall’altro, perde competenza per mancanza di una propria specificità. Di fronte a questo rischio l’unico modo per uscire dall’angolo è quello di accettare di misurarsi con altre lingue: con le lingue della comunità tecnicoscientifica internazionale, con le lingue delle comunità tecnico-scientifiche vicine, con le lingue delle comunità tecnico-professionali pertinenti, accettando il confronto con le pratiche dei casi riconosciuti come esemplari. Questo confronto è un confronto insieme tecnico-scientifico e politico, perché mira a costruire, in forma sempre contingente, il potere del discorso disciplinare. E questo confronto non può che passare attraverso la lingua, perché solo essa, traducendo scritture differenti in forme confrontabili, rende misurabili le argomentazioni e le specifiche implicazioni.
Modi di scrivere. Tavola rotonda / Lambertucci, Filippo; Corsaro, Emilio. - (2021), pp. 62-98.
Modi di scrivere. Tavola rotonda
Filippo Lambertucci
;
2021
Abstract
Stretta tra istanze di riconoscimento istituzionale e di allargamento sociale, la comunità dei docenti italiani di Progettazione Architettonica rischia di parlare una lingua sempre più flebile. Una scrittura che da un lato si esaurisce nella propria autoreferenzialità e, dall’altro, perde competenza per mancanza di una propria specificità. Di fronte a questo rischio l’unico modo per uscire dall’angolo è quello di accettare di misurarsi con altre lingue: con le lingue della comunità tecnicoscientifica internazionale, con le lingue delle comunità tecnico-scientifiche vicine, con le lingue delle comunità tecnico-professionali pertinenti, accettando il confronto con le pratiche dei casi riconosciuti come esemplari. Questo confronto è un confronto insieme tecnico-scientifico e politico, perché mira a costruire, in forma sempre contingente, il potere del discorso disciplinare. E questo confronto non può che passare attraverso la lingua, perché solo essa, traducendo scritture differenti in forme confrontabili, rende misurabili le argomentazioni e le specifiche implicazioni.File | Dimensione | Formato | |
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