La ragione giuridica differisce dalla ragione politica, dalla ragione economica etc., ed esige di essere discussa con le questioni filosofiche che interessano il fenomeno diritto, non riducibile agli altri fenomeni della coesistenza. L'itinerario, che così si apre, passa attraverso le quattro partizioni di questo studio: 1) la distinzione del diritto degli uomini dalle leggi delle cose e dei viventi; 2) l'interpretazione della relazione di co-esistenza e della relazione giuridica; 3) la questione della chiarificazione fenomenologica del diritto; 4) la specificità del terzo del diritto. La domanda sul diritto e la domanda sull'uomo si alimentano reciprocamente; nessuna delle due è senza l'altra. Il diritto implica l'uomo e l'uomo implica il diritto. La questione sull'origine del diritto è, pertanto, la questione stessa sull'origine dell'uomo, intendendo 'origine' non nel senso di un 'presentarsi 'prima' nel tempo misurabile, ma come irriducibilità fenomenologica, ossia come il confine, rispettivamente, tra il fenomeno giuridico ed i fenomeni del non-giuridico, tra l'uomo ed il vivente, come la non riducibilità del fenomeno diritto agli altri fenomeni, la politica, l'economia etc. Le domande sul diritto e sull'uomo sono centrali nel domandare filosofico. Il domandare si svolge in una domanda che è sempre ricerca di senso. La filosofia del diritto sorge sulla chiarificazione della domanda di senso, che incontra il diritto oltre la sua abitudine ad usarlo come una tecnica di normalizzazione

Ragione giuridica e terzietà della relazione / Romano, Bruno. - STAMPA. - (1997).

Ragione giuridica e terzietà della relazione

ROMANO, Bruno
1997

Abstract

La ragione giuridica differisce dalla ragione politica, dalla ragione economica etc., ed esige di essere discussa con le questioni filosofiche che interessano il fenomeno diritto, non riducibile agli altri fenomeni della coesistenza. L'itinerario, che così si apre, passa attraverso le quattro partizioni di questo studio: 1) la distinzione del diritto degli uomini dalle leggi delle cose e dei viventi; 2) l'interpretazione della relazione di co-esistenza e della relazione giuridica; 3) la questione della chiarificazione fenomenologica del diritto; 4) la specificità del terzo del diritto. La domanda sul diritto e la domanda sull'uomo si alimentano reciprocamente; nessuna delle due è senza l'altra. Il diritto implica l'uomo e l'uomo implica il diritto. La questione sull'origine del diritto è, pertanto, la questione stessa sull'origine dell'uomo, intendendo 'origine' non nel senso di un 'presentarsi 'prima' nel tempo misurabile, ma come irriducibilità fenomenologica, ossia come il confine, rispettivamente, tra il fenomeno giuridico ed i fenomeni del non-giuridico, tra l'uomo ed il vivente, come la non riducibilità del fenomeno diritto agli altri fenomeni, la politica, l'economia etc. Le domande sul diritto e sull'uomo sono centrali nel domandare filosofico. Il domandare si svolge in una domanda che è sempre ricerca di senso. La filosofia del diritto sorge sulla chiarificazione della domanda di senso, che incontra il diritto oltre la sua abitudine ad usarlo come una tecnica di normalizzazione
1997
8883191498
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Ragione giuridica e terzietà della relazione / Romano, Bruno. - STAMPA. - (1997).
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