La ricerca, ampia e intelligente, che Marco Diamanti ha condotto su L’Ottocento filosofico italiano pre- e post-unitario nelle riviste dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ci restituisce un capitolo importante della filosofia italiana nel secolo decimonono, che non può essere limitato alla sola area napoletana e meridionale, ma che riguarda l’intero processo di formazione di una identità nazionale, di una élite intellettuale, di un ethos comune, direi persino (come Diamanti sottolinea con riferimento a un famoso libro di Jürgen Habermas) di una “opinione pubblica”. Un processo accompagnato dal contributo determinante delle innovazioni tecniche, relative alla stampa e all’editoria, dall’introduzione del torchio a vapore fino alla “rotativa” e al telegrafo elettrico. Il rapporto tra elaborazione teorica e prassi politica rimane centrale in tutti i passaggi della ricerca, diventando via via inestricabile: attraverso le riviste esaminate emerge un profilo abbastanza netto della storia degli intellettuali italiani in un periodo che possiamo definire formativo della coscienza nazionale italiana, soprattutto nel Mezzogiorno.
Le riviste dell’Ottocento filosofico italiano / Muste', Marcello. - (2021), pp. 93-100. - COSTELLAZIONI.
Le riviste dell’Ottocento filosofico italiano
Muste', Marcello
2021
Abstract
La ricerca, ampia e intelligente, che Marco Diamanti ha condotto su L’Ottocento filosofico italiano pre- e post-unitario nelle riviste dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ci restituisce un capitolo importante della filosofia italiana nel secolo decimonono, che non può essere limitato alla sola area napoletana e meridionale, ma che riguarda l’intero processo di formazione di una identità nazionale, di una élite intellettuale, di un ethos comune, direi persino (come Diamanti sottolinea con riferimento a un famoso libro di Jürgen Habermas) di una “opinione pubblica”. Un processo accompagnato dal contributo determinante delle innovazioni tecniche, relative alla stampa e all’editoria, dall’introduzione del torchio a vapore fino alla “rotativa” e al telegrafo elettrico. Il rapporto tra elaborazione teorica e prassi politica rimane centrale in tutti i passaggi della ricerca, diventando via via inestricabile: attraverso le riviste esaminate emerge un profilo abbastanza netto della storia degli intellettuali italiani in un periodo che possiamo definire formativo della coscienza nazionale italiana, soprattutto nel Mezzogiorno.File | Dimensione | Formato | |
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