L’intervento sulle preesistenze a cui si riconosca un valore storico-artistico (i monumenti, certamente, ma anche l’edilizia diffusa nei nostri centri storici e nel territorio) richiede un particolare approccio progettuale in grado di coniugare conoscenza, metodo e creatività. Conoscenza, perché solo la piena comprensione – in senso sincronico e diacronico – delle caratteristiche figurative, costruttive e materiche dell’edificato consente di fornire risposte adeguate in termini architettonici e tecnici. Creatività, perché le soluzioni proposte, pur necessitando nel contempo di competenze storico-costruttive e tecniche particolari, non possono ricondursi a una semplice risposta di tipo ingegneristico ma necessitano di capacità interpretative globali, da esprimersi nel controllo figurativo d’insieme dell’architettura. Metodo, perché conoscenza e creatività costituiscono le due polarità di un medesimo percorso, non separabili e non delegabili, che occorre saper correlare fra loro tramite strategie e consequenzialità ben definite. Il restauro, inteso come capacità di conservare valori storico-figurativi e autenticità materiale della preesistenza e di orientare coscientemente gli apporti innovativi necessari, rappresenta in questo senso la dimensione fondamentale del progetto di architettura sul patrimonio.
Conoscenza, creatività e metodo per il progetto sull’esistente / Fiorani, Donatella. - (2021), pp. 112-116.
Conoscenza, creatività e metodo per il progetto sull’esistente
Fiorani Donatella
2021
Abstract
L’intervento sulle preesistenze a cui si riconosca un valore storico-artistico (i monumenti, certamente, ma anche l’edilizia diffusa nei nostri centri storici e nel territorio) richiede un particolare approccio progettuale in grado di coniugare conoscenza, metodo e creatività. Conoscenza, perché solo la piena comprensione – in senso sincronico e diacronico – delle caratteristiche figurative, costruttive e materiche dell’edificato consente di fornire risposte adeguate in termini architettonici e tecnici. Creatività, perché le soluzioni proposte, pur necessitando nel contempo di competenze storico-costruttive e tecniche particolari, non possono ricondursi a una semplice risposta di tipo ingegneristico ma necessitano di capacità interpretative globali, da esprimersi nel controllo figurativo d’insieme dell’architettura. Metodo, perché conoscenza e creatività costituiscono le due polarità di un medesimo percorso, non separabili e non delegabili, che occorre saper correlare fra loro tramite strategie e consequenzialità ben definite. Il restauro, inteso come capacità di conservare valori storico-figurativi e autenticità materiale della preesistenza e di orientare coscientemente gli apporti innovativi necessari, rappresenta in questo senso la dimensione fondamentale del progetto di architettura sul patrimonio.File | Dimensione | Formato | |
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