Questa interpretazione della ragione procedurale si avvia dagli studi della teoria sistemica del diritto, per cogliere, però, la presenza della ragione procedurale come tendenzialmente dominante nell'esistenza contemporanea. All'interno della teoria sistemica del diritto, una posizione efficace si può attribuire al lavoro di Teubner sul diritto come 'sistema autopoietico'. Teubner intende esplicitamente costruire una nuova accezione del diritto, attraverso qualificazioni ritenute capaci di evitare che un determinato sistema giuridico sia costituito in modo che il suo continuarsi e la sua riproduzione possano dipendere dall'ambiente, e dunque da accidenti esterni. L'interpretazione degli studi di Teubner sul diritto come sistema autopoietico si approfondisce discutendo le tesi di Luhmann, secondo cui il diritto si presenta come un sistema autoreferenziale retto da una binarietà-codice, quella legale/non legale, compiutamente riflessiva. Per Luhmann, ciascun sistema si differenzia per la riuscita, per l’accadere del successo della sua binarietà-codice, che consiste nella sua stessa differenziazione e coincide con il simultaneo formarsi di un processo di chiusura e di un processo di apertura, qualificati entrambi per essere ricorsivi ed autoreferenziali. La ragione procedurale alimenta l’autopoieticità dei sistemi, operando come ragione spettatrice dell’accadere di un tener-per-vero che, in ciascun sistema, è la sua autonoma differenziazione, all’interno della società multisistemica, a-gerarchica quanto alla verità-unità.
Critica della ragione procedurale. Logos e nomos / Romano, Bruno. - STAMPA. - 1:(1995), pp. 1-326.
Critica della ragione procedurale. Logos e nomos
ROMANO, Bruno
1995
Abstract
Questa interpretazione della ragione procedurale si avvia dagli studi della teoria sistemica del diritto, per cogliere, però, la presenza della ragione procedurale come tendenzialmente dominante nell'esistenza contemporanea. All'interno della teoria sistemica del diritto, una posizione efficace si può attribuire al lavoro di Teubner sul diritto come 'sistema autopoietico'. Teubner intende esplicitamente costruire una nuova accezione del diritto, attraverso qualificazioni ritenute capaci di evitare che un determinato sistema giuridico sia costituito in modo che il suo continuarsi e la sua riproduzione possano dipendere dall'ambiente, e dunque da accidenti esterni. L'interpretazione degli studi di Teubner sul diritto come sistema autopoietico si approfondisce discutendo le tesi di Luhmann, secondo cui il diritto si presenta come un sistema autoreferenziale retto da una binarietà-codice, quella legale/non legale, compiutamente riflessiva. Per Luhmann, ciascun sistema si differenzia per la riuscita, per l’accadere del successo della sua binarietà-codice, che consiste nella sua stessa differenziazione e coincide con il simultaneo formarsi di un processo di chiusura e di un processo di apertura, qualificati entrambi per essere ricorsivi ed autoreferenziali. La ragione procedurale alimenta l’autopoieticità dei sistemi, operando come ragione spettatrice dell’accadere di un tener-per-vero che, in ciascun sistema, è la sua autonoma differenziazione, all’interno della società multisistemica, a-gerarchica quanto alla verità-unità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.