Non ammainate le Vele

I am deeply convinced that Restart Scampia is an unsuitable therapy after a wrong diagnosis. They want to start the rebirth of a place from an almost complete tabula rasa. I wonder why demolishing where it can be requalified. Why to generate tonnes of waste from demolitions, to build then temporary housings that will also become wastes once the new buildings have been constructed? Perhaps reducing and minimising the wastes and recovering the Sails, demonstrating their heroic resistance even against the explosive charges of ’97, would have been a wiser choice. So, these considerations led to the design proposal you are looking at in these pages. The idea is to maintain the parallel ziqqurats constituting each building intact, remodelling the small flats situated in the supporting skeleton. The design work is focused above all on the interstitial spaces. The void at the centre of the residential blocks and the basement allow the insertion of glass polyhedrons destined to host collective functions and the access system to the flats can be remodelled.

Sono profondamente convinto che Restart Scampia sia una terapia inadatta dopo una diagnosi sbagliata. Si vuole far cominciare la rinascita di un luogo da una tabula rasa quasi completa. Mi chiedo perché demolire dove si può riqualificare? Perché generare tonnellate di rifiuti da demolizioni per poi realizzare delle abitazioni temporanee che diverranno anch’esse rifiuti una volta edificati i nuovi edifici per abitazioni? Forse sarebbe stata una scelta più oculata ridurre gli scarti al minimo e recuperare le Vele, che hanno dimostrato la loro eroica resistenza persino alle cariche esplosive del ’97. È così che, da queste considerazioni, ha preso corpo la proposta progettuale che state guardando in queste pagine. L’idea è quella di mantenere intatte le ziqqurat parallele che costituiscono ciascun corpo di fabbrica, rimodulando gli alloggi minimi disposti nello scheletro portante. L’azione progettuale si concentra soprattutto negli spazi interstiziali. Il vuoto al centro dei blocchi residenziali e l’attacco a terra divengono l’occasione per inserire dei poliedri in vetro all’interno dei quali possono essere collocate funzioni collettive e può essere rimodulato il sistema di accesso agli alloggi.