Il Festival di S. Beckett: utopia e ricerca lungo il fiume

Il Festival di S. Beckett è un esempio paradigmatico della poetica teatrale degli spazi aperti e dell'utopia della comunità di Carlo Quartucci e la sua Compagnia della Ripresa (nella quale spiccavano per talento e personalità, tra gli altri, Leo De Berardinis e Rino Sudano). Il linguaggio teatrale in fieri di Quartucci da una dimensione teatrale autodiretta e ancora poetica fuoriesce dal sistema degli Stabili e sfocia nell’utopia di uno spazio di ricerca “altro” che assume il topos degli spazi aperti e periferici, preludio della lunga stagione di Camion. Sullo sfondo le avanguardie storiche, la fenomenologia e le ragioni dell’arte di gruppo (in questo caso la Compagnia della Ripresa) che mutuando una definizione di Giulio Carlo Argan, nascono per salvaguardare la libera attività dell’individuo dalla inerzia torpida e letale della massa (teatrale).