Rafael Moneo, architetto di chiara fama, docente presso l'università di Harvard, Premio Prizker 1996, Leone d'Oro alla Carriera 2021 tratteggia la figura dell'architetto romano Carlo Aymonino (rettore, assessore, preside, docente, militante e pubblicista) attorno a tre temi temi: l’importante produzione teorica dell’architetto romano, dal testo Origini e sviluppo della città moderna (1965) al più recente Progettare Roma Capitale (1990), che espone l’evoluzione dell’idea della «città concepita per parti formalmente compiute»; l’impegno politico, che ricoprì in ruoli chiave presso le istituzioni e la società civile (fu rettore, assessore, preside, docente, militante e pubblicista); il tradimento rispetto a ogni progetto concluso, causa dell’assenza di una “scuola” che ne abbia accolto l’eredità intellettuale; la cifra segnica della sua produzione architettonica, che affonda le radici nella matrice artistica figurativa degli anni ’50 (in particolare in Perilli, Dorazio, Accardi, Marini) e che propone il disegno come ambientazione, principio di persuasione e confronto tra storia e contemporaneità.
Rafael Moneo / Morgia, Federica. - (2021), pp. 316-319.
Rafael Moneo
Federica Morgia
2021
Abstract
Rafael Moneo, architetto di chiara fama, docente presso l'università di Harvard, Premio Prizker 1996, Leone d'Oro alla Carriera 2021 tratteggia la figura dell'architetto romano Carlo Aymonino (rettore, assessore, preside, docente, militante e pubblicista) attorno a tre temi temi: l’importante produzione teorica dell’architetto romano, dal testo Origini e sviluppo della città moderna (1965) al più recente Progettare Roma Capitale (1990), che espone l’evoluzione dell’idea della «città concepita per parti formalmente compiute»; l’impegno politico, che ricoprì in ruoli chiave presso le istituzioni e la società civile (fu rettore, assessore, preside, docente, militante e pubblicista); il tradimento rispetto a ogni progetto concluso, causa dell’assenza di una “scuola” che ne abbia accolto l’eredità intellettuale; la cifra segnica della sua produzione architettonica, che affonda le radici nella matrice artistica figurativa degli anni ’50 (in particolare in Perilli, Dorazio, Accardi, Marini) e che propone il disegno come ambientazione, principio di persuasione e confronto tra storia e contemporaneità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Morgia_Rafael-Moneo_2021.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
802.84 kB
Formato
Adobe PDF
|
802.84 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.