Le mappe sono sempre più spesso utilizzate per presentare i risultati di un’attività di ricerca ai membri delle comunità locali, ma meno comune è chiedere alle persone stesse di partecipare alla ricerca, rispondendo a domande con una complessa dimensione spaziale. Il richiesta di inserire queste informazioni sotto forma alfanumerica crea spesso difficoltà al rispondente nell’utilizzo dello strumento informatico e pone al ricercatore interrogativi sulla qualità dei dati raccolti. Lo scopo di questo lavoro è esaminare i vantaggi, le difficoltà e i limiti della raccolta di dati spaziali attraverso l’uso di mappe integrate in questionari online. Tali riflessioni derivano dall’esperienza maturata attraverso il progetto PARIDE in cui, per raggiungere l’obbiettivo della creazione di una database geografico sui luoghi di qualità e degrado in Friuli Venezia Giulia, si è utilizzato come strumento per la raccolta dati anche il questionario online con mappe integrate. Utilizzando la piattaforma ENKETO, si è predisposto e somministrato gratuitamente un questionario online, dove oltre alle classiche tipologie di risposte (aperta, scelta multipla, scala Likert) si sono inserite domande alle quali l’utente ha risposto digitalizzando informazioni, quali punti, linee e aree, direttamente sulla cartografia (cfr. Fig. 1). Le risposte a quest’ultima tipologia di domanda sono state registrate sotto forma di coppia di valori di coordinate nell’output, che poi si è agevolmente importato in un GIS. La somministrazione di un questionario in cui, oltre alla domanda con mappa, è presente anche una domanda in cui si chiede di scrivere testualmente il luogo mappato, permette di verificare la corrispondenza fra quello che l’utente voleva mappare e il luogo effettivamente mappato. Inoltre, l’inserimento nell’output di campi in cui si registra la data di inizio della compilazione del questionario e dell’invio da parte del rispondente dello stesso, consente di fare delle considerazioni fra tempo dedicato alla compilazione del questionario e qualità delle risposte alle domande con mappe. Questa tipologia di questionario si dimostra uno strumento di indagine che facilita la raccolta e la successiva elaborazione di dati spaziali. Ad ogni modo la scarsa partecipazione, gli errori presenti nella mappatura e la preferenza per la mappatura di punti, confermano la difficoltà delle persone nell’usare strumenti che richiedono un livello moderato di competenze informatiche.

Map-based surveys for mapping high-quality and degraded sites / Bressan, Giorgia; Amaduzzi, Salvatore. - (2020), pp. 197-213. - DALLA MAPPA AL GIS.

Map-based surveys for mapping high-quality and degraded sites

Giorgia Bressan;
2020

Abstract

Le mappe sono sempre più spesso utilizzate per presentare i risultati di un’attività di ricerca ai membri delle comunità locali, ma meno comune è chiedere alle persone stesse di partecipare alla ricerca, rispondendo a domande con una complessa dimensione spaziale. Il richiesta di inserire queste informazioni sotto forma alfanumerica crea spesso difficoltà al rispondente nell’utilizzo dello strumento informatico e pone al ricercatore interrogativi sulla qualità dei dati raccolti. Lo scopo di questo lavoro è esaminare i vantaggi, le difficoltà e i limiti della raccolta di dati spaziali attraverso l’uso di mappe integrate in questionari online. Tali riflessioni derivano dall’esperienza maturata attraverso il progetto PARIDE in cui, per raggiungere l’obbiettivo della creazione di una database geografico sui luoghi di qualità e degrado in Friuli Venezia Giulia, si è utilizzato come strumento per la raccolta dati anche il questionario online con mappe integrate. Utilizzando la piattaforma ENKETO, si è predisposto e somministrato gratuitamente un questionario online, dove oltre alle classiche tipologie di risposte (aperta, scelta multipla, scala Likert) si sono inserite domande alle quali l’utente ha risposto digitalizzando informazioni, quali punti, linee e aree, direttamente sulla cartografia (cfr. Fig. 1). Le risposte a quest’ultima tipologia di domanda sono state registrate sotto forma di coppia di valori di coordinate nell’output, che poi si è agevolmente importato in un GIS. La somministrazione di un questionario in cui, oltre alla domanda con mappa, è presente anche una domanda in cui si chiede di scrivere testualmente il luogo mappato, permette di verificare la corrispondenza fra quello che l’utente voleva mappare e il luogo effettivamente mappato. Inoltre, l’inserimento nell’output di campi in cui si registra la data di inizio della compilazione del questionario e dell’invio da parte del rispondente dello stesso, consente di fare delle considerazioni fra tempo dedicato alla compilazione del questionario e qualità delle risposte alle domande con mappe. Questa tipologia di questionario si dimostra uno strumento di indagine che facilita la raccolta e la successiva elaborazione di dati spaziali. Ad ogni modo la scarsa partecipazione, gli errori presenti nella mappatura e la preferenza per la mappatura di punti, confermano la difficoltà delle persone nell’usare strumenti che richiedono un livello moderato di competenze informatiche.
2020
Territorio: rischio/risorsa
978-88-941810-9-8
Geoquestionari; degrado; partecipazione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Map-based surveys for mapping high-quality and degraded sites / Bressan, Giorgia; Amaduzzi, Salvatore. - (2020), pp. 197-213. - DALLA MAPPA AL GIS.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1557440
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