Nell'avviare una discussione sulla visione procedurale del diritto si può formulare una prima domanda: la ragione procedurale è la misura della ragione giuridica, oppure queste due dimensioni costituiscono due momenti di uno stesso fenomeno? Questa domanda può essere trattata analizzando un elemento differenziante del diritto, quello della terzietà dgiuridica, intesa con Kojève come l'unità di tre figure: il terzo legislatore, il terzo giurdice ed il terzo polizia. Nella società complessa, retta dal principio della flessibilità funzionale, una visione sufficiente delle procedure del diritto considera che la loro qualificazione si chiarische discutendo le figure del terzo;: attualmente la terzietà si concretizza nella figura del terzo condizionale, espresso nel linguaggio dei prezzi, quello del mercato, inteso come linguaggio terzo perché ritenuto capace di funzionare in modo oggettivo, operando come terzo osservatore. Il terzo condizionale è tale perché esprime e serve la condizione presente della società; si sostiene che consenta ad ognuno di poter accedere alle vicende dell’economia, attraverso il linguaggio numerico dei prezzi, giudicato imparziale, non determinato dall’una o dall’altra parte. tuttavia, deve sostenersi che il procedere del mercato, attraverso il linguaggio dei prezzi, svuota la questione della verità-qualità del relazionarsi, sostituita dalla dimensione del tener.-per-vero, strumento procedurale efficace della società complessa.
Sulla visione procedurale del diritto / Romano, Bruno. - STAMPA. - (2001).
Sulla visione procedurale del diritto
ROMANO, Bruno
2001
Abstract
Nell'avviare una discussione sulla visione procedurale del diritto si può formulare una prima domanda: la ragione procedurale è la misura della ragione giuridica, oppure queste due dimensioni costituiscono due momenti di uno stesso fenomeno? Questa domanda può essere trattata analizzando un elemento differenziante del diritto, quello della terzietà dgiuridica, intesa con Kojève come l'unità di tre figure: il terzo legislatore, il terzo giurdice ed il terzo polizia. Nella società complessa, retta dal principio della flessibilità funzionale, una visione sufficiente delle procedure del diritto considera che la loro qualificazione si chiarische discutendo le figure del terzo;: attualmente la terzietà si concretizza nella figura del terzo condizionale, espresso nel linguaggio dei prezzi, quello del mercato, inteso come linguaggio terzo perché ritenuto capace di funzionare in modo oggettivo, operando come terzo osservatore. Il terzo condizionale è tale perché esprime e serve la condizione presente della società; si sostiene che consenta ad ognuno di poter accedere alle vicende dell’economia, attraverso il linguaggio numerico dei prezzi, giudicato imparziale, non determinato dall’una o dall’altra parte. tuttavia, deve sostenersi che il procedere del mercato, attraverso il linguaggio dei prezzi, svuota la questione della verità-qualità del relazionarsi, sostituita dalla dimensione del tener.-per-vero, strumento procedurale efficace della società complessa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.