La rivoluzione digitale ha cambiato radicalmente l’architettura. Dall’architettura disegnata si è passati all’architettura parametrica, generata da funzioni matematiche, che prende vita grazie all’utilizzo di software che ne consentono la visualizzazione e la stessa materializzazione. Tali architetture cercano il “nuovo”, obiettivo di ogni espressione estetica, e lo trovano nei loro stessi modi di produzione, abbandonando, grazie alla giustificazione fornita dalla forza tecnologica, i mezzi tradizionali del disegno a mano. I software di progettazione portano i margini dell’errore vicini allo zero, ciò è utile ai fini della realizzazione dell’opera ma, nella fase della concezione del progetto, questi accantonano la potenza che risiede nel disegno a mano. Esso non è solo memoria del percorso progettuale che l’architetto attua ma anche dell’edificio nella sua integrità (Purini 1991, 360). L’erranza, la ripetizione e la conversione scalare vengono tralasciate per far posto a metodologie che creano delle epifanie, poiché non dimostrano la volontà primaria di confrontarsi con il luogo, il tempo e lo spazio. Il periodo della didattica ha distanza ha visto il computer protagonista delle lezioni ma, se da un lato esso ha aiutato in termini di comunicazione, dall’altro ha eliminato la possibilità di un confronto pieno con la forma che avviene grazie al rapporto instaurato tra mano e foglio. Partendo dal presupposto che il nuovo in quanto tale non esiste ma che esista una formulazione nuova di quello che già è stato (Purini 2013, 3), il paper si propone di analizzare il rapporto tra segno e significato e tra rappresentazione e costruzione nell’ambito del disegno a mano e del disegno digitale e di ricercare permanenze esistenti nella concezione del progetto tramite un’analisi delle architetture di Alberto Campo Baeza. Il luogo della ricerca può essere una stanza digitale a-temporale ed a-fisica o necessita del passaggio attraverso la matericità del disegno a mano?

Aporie digitali / Santarsiero, MARIANGELA LUDOVICA. - (2021), pp. 127-130.

Aporie digitali

Mariangela Ludovica Santarsiero
2021

Abstract

La rivoluzione digitale ha cambiato radicalmente l’architettura. Dall’architettura disegnata si è passati all’architettura parametrica, generata da funzioni matematiche, che prende vita grazie all’utilizzo di software che ne consentono la visualizzazione e la stessa materializzazione. Tali architetture cercano il “nuovo”, obiettivo di ogni espressione estetica, e lo trovano nei loro stessi modi di produzione, abbandonando, grazie alla giustificazione fornita dalla forza tecnologica, i mezzi tradizionali del disegno a mano. I software di progettazione portano i margini dell’errore vicini allo zero, ciò è utile ai fini della realizzazione dell’opera ma, nella fase della concezione del progetto, questi accantonano la potenza che risiede nel disegno a mano. Esso non è solo memoria del percorso progettuale che l’architetto attua ma anche dell’edificio nella sua integrità (Purini 1991, 360). L’erranza, la ripetizione e la conversione scalare vengono tralasciate per far posto a metodologie che creano delle epifanie, poiché non dimostrano la volontà primaria di confrontarsi con il luogo, il tempo e lo spazio. Il periodo della didattica ha distanza ha visto il computer protagonista delle lezioni ma, se da un lato esso ha aiutato in termini di comunicazione, dall’altro ha eliminato la possibilità di un confronto pieno con la forma che avviene grazie al rapporto instaurato tra mano e foglio. Partendo dal presupposto che il nuovo in quanto tale non esiste ma che esista una formulazione nuova di quello che già è stato (Purini 2013, 3), il paper si propone di analizzare il rapporto tra segno e significato e tra rappresentazione e costruzione nell’ambito del disegno a mano e del disegno digitale e di ricercare permanenze esistenti nella concezione del progetto tramite un’analisi delle architetture di Alberto Campo Baeza. Il luogo della ricerca può essere una stanza digitale a-temporale ed a-fisica o necessita del passaggio attraverso la matericità del disegno a mano?
2021
ProArch 4 Webinar Meeting. Design Research Languages. Architectural design as research product and possible communication tools
979-12-80379-00-9
disegno; memoria; progetto
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Aporie digitali / Santarsiero, MARIANGELA LUDOVICA. - (2021), pp. 127-130.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1556905
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