Quattordici testi, dieci poeti, un arco temporale che va dalla fine del Seicento ai primi anni ’60 del Settecento: le satire raccolte nei tre volumi di Arcadum carmina (1721, 1756, 1768) ci mettono di fronte ad una straordinaria galleria di temi, vicende, personaggi. Una miriade di quadri che raffigurano novanta anni di cultura italiana, ma rivelano anche, nel dimenticato recesso (tale solo per noi oggi) del latino, un’Arcadia vitale e multiforme, quanto mai lontana da ogni manualistico stereotipo. Ma soprattutto testi belli da leggere, e non di rado divertenti.
"Eja age dic satyram". La musa pedestre nel Bosco Parrasio / Campanelli, Maurizio. - (2021), pp. 1-483.
"Eja age dic satyram". La musa pedestre nel Bosco Parrasio
Maurizio Campanelli
2021
Abstract
Quattordici testi, dieci poeti, un arco temporale che va dalla fine del Seicento ai primi anni ’60 del Settecento: le satire raccolte nei tre volumi di Arcadum carmina (1721, 1756, 1768) ci mettono di fronte ad una straordinaria galleria di temi, vicende, personaggi. Una miriade di quadri che raffigurano novanta anni di cultura italiana, ma rivelano anche, nel dimenticato recesso (tale solo per noi oggi) del latino, un’Arcadia vitale e multiforme, quanto mai lontana da ogni manualistico stereotipo. Ma soprattutto testi belli da leggere, e non di rado divertenti.File | Dimensione | Formato | |
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