L’Archivio di Stato di Avellino partecipa alla Festa della Musica 2021 con l’evento online dal titolo “Note di carta: curiosità musicali tra i documenti d’archivio”, fruibile in video sul sito e sui canali social istituzionali dal 21 giugno 2021. I fondi archivistici non di rado custodiscono documenti curiosi e singolari che ci restituiscono spaccati di vita religiosa, di vita privata e di realtà locali ormai perduti o dimenticati, ma che comunque fanno parte del patrimonio culturale di una comunità. Di particolare pregio le pergamene musicali contenenti inni gregoriani per la liturgia delle ore o per la Santa Messa, dove la musica è arte e fede, preghiera e dialogo con Dio. Parlando di musica in Irpinia, non si può prescindere da Carlo Gesualdo, principe di Venosa e feudatario di molte terre sul territorio provinciale, famoso per la sua turbolenta vita privata e per la sua magnifica arte di eccelso madrigalista. Gli atti notarili del XIX secolo ci parlano poi delle bande musicali municipali, alcune di gloriosa tradizione, che hanno costituito e costituiscono un elemento imprescindibile di ogni festa popolare e religiosa, sinonimo insieme di professionalità e di gioiosa partecipazione, di competenza tecnica e di momenti di svago. Spartiti musicali, foto, articoli di antichi quotidiani, programmi delle stagioni teatrali e persino un vecchio vinile, completano questa piccola rassegna dedicata alla musica, eterna compagna della vita dell’uomo, espressione artistica di ogni sfumatura di pensiero e di sentimento.

Note di carta: curiosità musicali tra i documenti d'archivio / Bellucci, Marisa; Postiglione, Mariarosaria; Venezia, Carmine. - (2021).

Note di carta: curiosità musicali tra i documenti d'archivio

Carmine Venezia
Co-primo
2021

Abstract

L’Archivio di Stato di Avellino partecipa alla Festa della Musica 2021 con l’evento online dal titolo “Note di carta: curiosità musicali tra i documenti d’archivio”, fruibile in video sul sito e sui canali social istituzionali dal 21 giugno 2021. I fondi archivistici non di rado custodiscono documenti curiosi e singolari che ci restituiscono spaccati di vita religiosa, di vita privata e di realtà locali ormai perduti o dimenticati, ma che comunque fanno parte del patrimonio culturale di una comunità. Di particolare pregio le pergamene musicali contenenti inni gregoriani per la liturgia delle ore o per la Santa Messa, dove la musica è arte e fede, preghiera e dialogo con Dio. Parlando di musica in Irpinia, non si può prescindere da Carlo Gesualdo, principe di Venosa e feudatario di molte terre sul territorio provinciale, famoso per la sua turbolenta vita privata e per la sua magnifica arte di eccelso madrigalista. Gli atti notarili del XIX secolo ci parlano poi delle bande musicali municipali, alcune di gloriosa tradizione, che hanno costituito e costituiscono un elemento imprescindibile di ogni festa popolare e religiosa, sinonimo insieme di professionalità e di gioiosa partecipazione, di competenza tecnica e di momenti di svago. Spartiti musicali, foto, articoli di antichi quotidiani, programmi delle stagioni teatrali e persino un vecchio vinile, completano questa piccola rassegna dedicata alla musica, eterna compagna della vita dell’uomo, espressione artistica di ogni sfumatura di pensiero e di sentimento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1555967
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