Gli abitanti del Lazio, analogamente a quelli di altre regioni italiane, sono stati storicamente esposti agli effetti dannosi derivanti da un insufficiente apporto alimentare di iodio, un micronutriente essenziale per la biosintesi degli ormoni tiroidei (OT). Per garantire un’adeguata produzione di OT, l’apporto alimentare di iodio consigliato dall’International Council for the Control of Iodine Deficiency Disorders (ICCIDD) è di 150 μg/die, che corrisponde a una concentrazione urinaria di iodio (UIC o ioduria) di 100-199 μg/L. Il mantenimento della normale funzionalità tiroidea è di fondamentale importanza in tutte le fasi della vita. Un apporto alimentare di iodio insufficiente è responsabile di una serie di effetti avversi sulla salute umana noti come disturbi da carenza alimentare di iodio (IDD, Iodine Deficiency Disorders), i più comuni dei quali in tutto il mondo sono il gozzo e l'ipotiroidismo. Al fine di ridurre l'IDD, nel 2005 in Italia è stata promulgata la legge n. 55 e avviato un programma nazionale di iodurazione del sale volto ad instaurare una iodoprofilassi nella popolazione. L’atto legislativo ha reso obbligatoria in tutti i punti commerciali la vendita del solo sale iodato (30 mg/Kg sale), mentre il sale non iodato dovrebbe essere fornito su specifica richiesta del consumatore. Al fine di verificare l’efficacia di tale programma di iodoprofilassi, nell’Atto d’Intesa Stato-Regioni del 26/02/2009 è stato istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità un Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi (OSNAMI), che raccoglie i risultati delle indagini eseguite da singoli osservatori regionali, tra i quali l’Osservatorio della Regione Lazio. In tale ambito, nel periodo 2015-2019 la sorveglianza sullo stato nutrizionale della popolazione della Regione Lazio è stata eseguita valutando sia ragazzi in età scolare che donne in gravidanza, due fasce di popolazione particolarmente sensibili agli effetti negativi della iodocarenza. Sempre nella Regione Lazio sono stati eseguiti degli interventi, sotto forma di attività seminariali, presso svariati Istituti scolastici di primo e secondo grado per sensibilizzare le nuove generazioni sugli effetti benefici della iodoprofilassi sulla salute umana.
Osservatorio regionale Lazio / Baldini, Enke; Ulisse, Salvatore. - (2021), pp. 50-56. - RAPPORTI ISTISAN.
Osservatorio regionale Lazio
Enke, Baldini;Salvatore, Ulisse
2021
Abstract
Gli abitanti del Lazio, analogamente a quelli di altre regioni italiane, sono stati storicamente esposti agli effetti dannosi derivanti da un insufficiente apporto alimentare di iodio, un micronutriente essenziale per la biosintesi degli ormoni tiroidei (OT). Per garantire un’adeguata produzione di OT, l’apporto alimentare di iodio consigliato dall’International Council for the Control of Iodine Deficiency Disorders (ICCIDD) è di 150 μg/die, che corrisponde a una concentrazione urinaria di iodio (UIC o ioduria) di 100-199 μg/L. Il mantenimento della normale funzionalità tiroidea è di fondamentale importanza in tutte le fasi della vita. Un apporto alimentare di iodio insufficiente è responsabile di una serie di effetti avversi sulla salute umana noti come disturbi da carenza alimentare di iodio (IDD, Iodine Deficiency Disorders), i più comuni dei quali in tutto il mondo sono il gozzo e l'ipotiroidismo. Al fine di ridurre l'IDD, nel 2005 in Italia è stata promulgata la legge n. 55 e avviato un programma nazionale di iodurazione del sale volto ad instaurare una iodoprofilassi nella popolazione. L’atto legislativo ha reso obbligatoria in tutti i punti commerciali la vendita del solo sale iodato (30 mg/Kg sale), mentre il sale non iodato dovrebbe essere fornito su specifica richiesta del consumatore. Al fine di verificare l’efficacia di tale programma di iodoprofilassi, nell’Atto d’Intesa Stato-Regioni del 26/02/2009 è stato istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità un Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi (OSNAMI), che raccoglie i risultati delle indagini eseguite da singoli osservatori regionali, tra i quali l’Osservatorio della Regione Lazio. In tale ambito, nel periodo 2015-2019 la sorveglianza sullo stato nutrizionale della popolazione della Regione Lazio è stata eseguita valutando sia ragazzi in età scolare che donne in gravidanza, due fasce di popolazione particolarmente sensibili agli effetti negativi della iodocarenza. Sempre nella Regione Lazio sono stati eseguiti degli interventi, sotto forma di attività seminariali, presso svariati Istituti scolastici di primo e secondo grado per sensibilizzare le nuove generazioni sugli effetti benefici della iodoprofilassi sulla salute umana.File | Dimensione | Formato | |
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