Negli ultimi 15 anni è stato possibile osservare a livello globale la diffusione di nuovi strumenti nati per dare risposta ai nuovi bisogni sociali, considerati “non sostenibili” (Pasi 2016) per il welfare pubblico dal punto di vista economico-finanziario. Come emerge dalla letteratura più recente (Finlayson 2009; Palley 2013; van der Zwan 2014) si assiste alla penetrazione della finanza all’interno di settori storicamente non correlati ad essa. Questo scenario delinea un processo di «finanziarizzazione del welfare» secondo il quale logiche, attori, valori e strumenti del mondo finanziario si impongono nei sistemi di welfare (Caselli, Rucco 2018). Da un lato, queste logiche di azione e strumenti di intervento sembrano orientati a superare le conseguenze della crisi finanziaria e delle politiche neoliberiste nel settore delle politiche sociali, in primo luogo quelle legate all’austerità permanente (Pierson 2002). Dall’altro, esse presentano molteplici aporie, e si offrono a interpretazioni contraddittorie e a tratti paradossali (Maier, Barbetta e Godina 2017). Nel quadro di questa riflessione teorica si intende esplorare un aspetto che appare solo in parte considerato dalle recenti ricerche sulla finanziarizzazione del welfare, ossia le modalità e gli strumenti attraverso cui si compie il processo di costruzione cognitiva e normativa della finanziarizzazione del welfare con riferimento all’Impact Investing e alle metodologie di valutazione dell’impatto dei Social Impact Bond (SIBs). Lo scopo è di rispondere, in modo ovviamente non esaustivo, a una domanda che appare accomunare molte delle problematizzazioni sul fenomeno: ci troviamo di fronte al welfare che vorrebbe la finanza? A tal fine il paper: i) descrive le modalità attraverso cui si costruisce normativamente e cognitivamente il processo di finanziarizzazione del welfare, con riferimento specifico allo strumento dei SIBs e ii) analizza il ruolo giocato dai parametri di valutazione dell’impatto, globali e standardizzati, presenti nei SIBs nel processo di costruzione epistemica della finanziarizzazione del welfare.
Social impact bond: il welfare che vorrebbe la finanza? / Nupieri, Tiziana. - (2020). (Intervento presentato al convegno IV Convegno Società Italiana di Sociologia Economica (SISEC) "LA RISCOPERTA DEL VALORE POLITEISMO E IBRIDAZIONE DEI MERCATI" tenutosi a Torino; Italia).
Social impact bond: il welfare che vorrebbe la finanza?
Tiziana Nupieri
2020
Abstract
Negli ultimi 15 anni è stato possibile osservare a livello globale la diffusione di nuovi strumenti nati per dare risposta ai nuovi bisogni sociali, considerati “non sostenibili” (Pasi 2016) per il welfare pubblico dal punto di vista economico-finanziario. Come emerge dalla letteratura più recente (Finlayson 2009; Palley 2013; van der Zwan 2014) si assiste alla penetrazione della finanza all’interno di settori storicamente non correlati ad essa. Questo scenario delinea un processo di «finanziarizzazione del welfare» secondo il quale logiche, attori, valori e strumenti del mondo finanziario si impongono nei sistemi di welfare (Caselli, Rucco 2018). Da un lato, queste logiche di azione e strumenti di intervento sembrano orientati a superare le conseguenze della crisi finanziaria e delle politiche neoliberiste nel settore delle politiche sociali, in primo luogo quelle legate all’austerità permanente (Pierson 2002). Dall’altro, esse presentano molteplici aporie, e si offrono a interpretazioni contraddittorie e a tratti paradossali (Maier, Barbetta e Godina 2017). Nel quadro di questa riflessione teorica si intende esplorare un aspetto che appare solo in parte considerato dalle recenti ricerche sulla finanziarizzazione del welfare, ossia le modalità e gli strumenti attraverso cui si compie il processo di costruzione cognitiva e normativa della finanziarizzazione del welfare con riferimento all’Impact Investing e alle metodologie di valutazione dell’impatto dei Social Impact Bond (SIBs). Lo scopo è di rispondere, in modo ovviamente non esaustivo, a una domanda che appare accomunare molte delle problematizzazioni sul fenomeno: ci troviamo di fronte al welfare che vorrebbe la finanza? A tal fine il paper: i) descrive le modalità attraverso cui si costruisce normativamente e cognitivamente il processo di finanziarizzazione del welfare, con riferimento specifico allo strumento dei SIBs e ii) analizza il ruolo giocato dai parametri di valutazione dell’impatto, globali e standardizzati, presenti nei SIBs nel processo di costruzione epistemica della finanziarizzazione del welfare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.