Between the end of the 17th and the first half of the 18th century Rome was still a crucial travel destination for artists from all over Europe, who came there attracted by the excellent job opportunities, also due to the wide presence of rich and powerful patrons. The local artistic context was then dominated by the Accademia di San Luca, whose hegemony was strongly opposed to the rising Congregation of the Virtuosi al Pantheon, which was joined by intellectuals and high prelates, as long as by many of the painters excluded from the academic ranks, among whom there were the landscapers. The research sheds new light on how the landscape painting established and raised, between Rome and Latium in the late Baroque Era, as decorative theme on monumental scale, in association with the painted architectures and with a constantly growing fascination for the trompe l’œil. In doing so, the work focuses on the life and career of the famous French landscape specialist François Simonot (1660-1731), also known as Monsù Francesco Borgognone, who arrived in Rome with his family as a kid. Starting from the documentary analysis of Simonot’s prolific career at the service of the most eminent families of the time, the essay also traces, from a wider point of view, the fortune and the codification of the ‘Saloni di vedute’ in Rome and in the suburban Villas, taking into account the pivotal connections between different clients and same groups of artists.

Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento Roma era ancora snodo cruciale e teatro di passaggio per artisti provenienti da tutta Europa, che vi giungevano in cerca di fortune, attirati dalle ottime possibilità di lavoro e dall’ampio bacino di committenza. L’ambiente artistico locale era dominato dall’Accademia di San Luca, che proprio in quegli anni si opponeva all’ascesa della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, cui facevano capo intellettuali e alti prelati, ma anche molti dei pittori esclusi dalle schiere accademiche, tra i quali gli specialisti del paesaggio. La ricerca getta nuova luce sulle dinamiche di diffusione tra Roma e Lazio, nella tarda Era barocca, della pittura di paesaggio quale tema decorativo su larga scala, in accostamento alle architetture dipinte e a una sempre maggiore fascinazione per il trompe l’œil. Più nello specifico, il lavoro si sofferma sull’analisi della vita e della carriera del famoso paesista francese François Simonot (1660-1731), anche noto come Monsù Francesco Borgognone, giunto a Roma da bambino con la famiglia. Prendendo dunque le mosse dall’analisi documentaria della prolifica attività di questo artista al servizio delle più importanti famiglie del tempo, il diffondersi dei ‘Saloni di vedute’ tra Roma e le ville suburbane è indagato su più ampia scala, ritessendo in particolare i legami intercorsi tra committenti e medesimi gruppi di maestranze.

«Vedute di ricreazioni in villa». François Simonot alias Monsù Francesco Borgognone e il paesaggio in quadratura nella Roma ottoboniana (1689-1740) / Daniele, Giulia. - (2021), pp. 1-206.

«Vedute di ricreazioni in villa». François Simonot alias Monsù Francesco Borgognone e il paesaggio in quadratura nella Roma ottoboniana (1689-1740)

Giulia Daniele
2021

Abstract

Between the end of the 17th and the first half of the 18th century Rome was still a crucial travel destination for artists from all over Europe, who came there attracted by the excellent job opportunities, also due to the wide presence of rich and powerful patrons. The local artistic context was then dominated by the Accademia di San Luca, whose hegemony was strongly opposed to the rising Congregation of the Virtuosi al Pantheon, which was joined by intellectuals and high prelates, as long as by many of the painters excluded from the academic ranks, among whom there were the landscapers. The research sheds new light on how the landscape painting established and raised, between Rome and Latium in the late Baroque Era, as decorative theme on monumental scale, in association with the painted architectures and with a constantly growing fascination for the trompe l’œil. In doing so, the work focuses on the life and career of the famous French landscape specialist François Simonot (1660-1731), also known as Monsù Francesco Borgognone, who arrived in Rome with his family as a kid. Starting from the documentary analysis of Simonot’s prolific career at the service of the most eminent families of the time, the essay also traces, from a wider point of view, the fortune and the codification of the ‘Saloni di vedute’ in Rome and in the suburban Villas, taking into account the pivotal connections between different clients and same groups of artists.
2021
9788899808273
Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento Roma era ancora snodo cruciale e teatro di passaggio per artisti provenienti da tutta Europa, che vi giungevano in cerca di fortune, attirati dalle ottime possibilità di lavoro e dall’ampio bacino di committenza. L’ambiente artistico locale era dominato dall’Accademia di San Luca, che proprio in quegli anni si opponeva all’ascesa della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, cui facevano capo intellettuali e alti prelati, ma anche molti dei pittori esclusi dalle schiere accademiche, tra i quali gli specialisti del paesaggio. La ricerca getta nuova luce sulle dinamiche di diffusione tra Roma e Lazio, nella tarda Era barocca, della pittura di paesaggio quale tema decorativo su larga scala, in accostamento alle architetture dipinte e a una sempre maggiore fascinazione per il trompe l’œil. Più nello specifico, il lavoro si sofferma sull’analisi della vita e della carriera del famoso paesista francese François Simonot (1660-1731), anche noto come Monsù Francesco Borgognone, giunto a Roma da bambino con la famiglia. Prendendo dunque le mosse dall’analisi documentaria della prolifica attività di questo artista al servizio delle più importanti famiglie del tempo, il diffondersi dei ‘Saloni di vedute’ tra Roma e le ville suburbane è indagato su più ampia scala, ritessendo in particolare i legami intercorsi tra committenti e medesimi gruppi di maestranze.
Rome; Baroque; Roman Baroque; Barocco; pittura barocca; Roma; landscape painting; pittura di paesaggio; cantieri; decorazione; arte; Pietro Ottoboni; François Simonot
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
«Vedute di ricreazioni in villa». François Simonot alias Monsù Francesco Borgognone e il paesaggio in quadratura nella Roma ottoboniana (1689-1740) / Daniele, Giulia. - (2021), pp. 1-206.
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