Il binomio libertà-responsabilità rappresenta un pilastro della convivenza sociale nelle democrazie contemporanee. Come ci ricorda Hannah Arendt, scindere libertà e responsabilità infatti ha due gravi rischi: da una parte può portare alla nascita dei totalitarismi, dall’altra può portare a quel torpore etico che non considera la responsabilità come facoltà di giudizio e cura del mondo comune. Riprendendo Lévinas, Bauman ritiene che la responsabilità verso l’Altro debba essere posta alla base della convivenza. Responsabilità e intenzione non sono la stessa cosa; nella modernità liquida si allarga il divario tra responsabilità oggettiva e responsabilità che accettiamo di caricarci; la ricerca del responsabile – secondo Bauman – deve cominciare a prescindere dalla ricerca del movente. Invece, nella modernità liquida l’autorealizzazione e la libertà individuale sono diventati gli unici orientamenti nella ricerca della felicità e così l’essere per sé si è sganciato dall’essere per altri. In altre parole, i processi di individualizzazione si sono radicalizzati a tal punto che hanno portato ad una mancata abitudine a valutare le conseguenze delle proprie azioni a livello individuale e collettivo. L’emergenza provocata dal Covid-19 ha cambiato questo quadro? Le restrizioni imposte per limitare la diffusione del virus hanno portato le persone a riconsiderare il valore della libertà all’interno delle relazioni sociali? Secondo alcuni studiosi, dopo il Decreto del 4 marzo 2020 che ha esteso le misure di contenimento e distanziamento sociale a tutto il territorio nazionale, è iniziato un processo di ridefinizione del concetto di sicurezza, da un lato, e di adeguamento ad un nuovo stile di vita, dall’altro, che ha portato a riattualizzare il tema del binomio libertà-responsabilità. Come spiega Magatti, infatti, la libertà è una relazione e la crisi sanitaria lo ha dimostrato chiaramente: poiché ciascuno può contagiare gli altri ed essere contagiato dagli altri, è evidente che ognuno è responsabile dell’altro e la libertà non è più considerata un affare individuale. Anche i media possono aver influito su una rivalutazione del binomio libertà-responsabilità. Come insegna Boltanski, solitamente le narrazioni mediatiche delle catastrofi portano ad una corrispondenza di sentimenti tra lo spettatore e la persona interessata, arrivando ad aumentare il senso di “impegno” dello spettatore verso la collettività. Ma è successo proprio questo nel caso degli italiani durante il lockdown? Per rispondere prenderemo in esame i risultati di un’indagine condotta tra il 24 marzo e il 1° maggio sul territorio italiano. La survey consiste in 1062 interviste telefoniche su un campione di italiani selezionato in base a genere, area di residenza, titolo di studio e face di età. L’analisi consente di cogliere le relazioni tra libertà, responsabilità e motivazioni sottostanti al rispetto delle regole, sia in riferimento alla gestione dell’emergenza da parte dell’Italia rispetto a Stati più autoritari e all’Europa. Inoltre, si indagherà la percezione degli effetti della crisi sanitaria e, tramite un approfondimento qualitativo (intervista sull’intervista), verrà analizzato se il Covid ha influito sul senso di responsabilità sociale e ambientale degli intervistati.

Libertà e responsabilità. Ripensare le relazioni sociali dopo il Covid. I risultati di un'indagine nazionale / Palmieri, Marco; Cataldi, Silvia; Martire, Fabrizio; Deriu, Fiorenza. - (2021), pp. 224-234. - BENESSERE TECNOLOGIA SOCIETÀ.

Libertà e responsabilità. Ripensare le relazioni sociali dopo il Covid. I risultati di un'indagine nazionale

Marco Palmieri;Silvia Cataldi;Fabrizio Martire;Fiorenza Deriu
2021

Abstract

Il binomio libertà-responsabilità rappresenta un pilastro della convivenza sociale nelle democrazie contemporanee. Come ci ricorda Hannah Arendt, scindere libertà e responsabilità infatti ha due gravi rischi: da una parte può portare alla nascita dei totalitarismi, dall’altra può portare a quel torpore etico che non considera la responsabilità come facoltà di giudizio e cura del mondo comune. Riprendendo Lévinas, Bauman ritiene che la responsabilità verso l’Altro debba essere posta alla base della convivenza. Responsabilità e intenzione non sono la stessa cosa; nella modernità liquida si allarga il divario tra responsabilità oggettiva e responsabilità che accettiamo di caricarci; la ricerca del responsabile – secondo Bauman – deve cominciare a prescindere dalla ricerca del movente. Invece, nella modernità liquida l’autorealizzazione e la libertà individuale sono diventati gli unici orientamenti nella ricerca della felicità e così l’essere per sé si è sganciato dall’essere per altri. In altre parole, i processi di individualizzazione si sono radicalizzati a tal punto che hanno portato ad una mancata abitudine a valutare le conseguenze delle proprie azioni a livello individuale e collettivo. L’emergenza provocata dal Covid-19 ha cambiato questo quadro? Le restrizioni imposte per limitare la diffusione del virus hanno portato le persone a riconsiderare il valore della libertà all’interno delle relazioni sociali? Secondo alcuni studiosi, dopo il Decreto del 4 marzo 2020 che ha esteso le misure di contenimento e distanziamento sociale a tutto il territorio nazionale, è iniziato un processo di ridefinizione del concetto di sicurezza, da un lato, e di adeguamento ad un nuovo stile di vita, dall’altro, che ha portato a riattualizzare il tema del binomio libertà-responsabilità. Come spiega Magatti, infatti, la libertà è una relazione e la crisi sanitaria lo ha dimostrato chiaramente: poiché ciascuno può contagiare gli altri ed essere contagiato dagli altri, è evidente che ognuno è responsabile dell’altro e la libertà non è più considerata un affare individuale. Anche i media possono aver influito su una rivalutazione del binomio libertà-responsabilità. Come insegna Boltanski, solitamente le narrazioni mediatiche delle catastrofi portano ad una corrispondenza di sentimenti tra lo spettatore e la persona interessata, arrivando ad aumentare il senso di “impegno” dello spettatore verso la collettività. Ma è successo proprio questo nel caso degli italiani durante il lockdown? Per rispondere prenderemo in esame i risultati di un’indagine condotta tra il 24 marzo e il 1° maggio sul territorio italiano. La survey consiste in 1062 interviste telefoniche su un campione di italiani selezionato in base a genere, area di residenza, titolo di studio e face di età. L’analisi consente di cogliere le relazioni tra libertà, responsabilità e motivazioni sottostanti al rispetto delle regole, sia in riferimento alla gestione dell’emergenza da parte dell’Italia rispetto a Stati più autoritari e all’Europa. Inoltre, si indagherà la percezione degli effetti della crisi sanitaria e, tramite un approfondimento qualitativo (intervista sull’intervista), verrà analizzato se il Covid ha influito sul senso di responsabilità sociale e ambientale degli intervistati.
2021
L'impatto sociale del COVID-19
9788835118503
libertà; responsabilità; valori; lockdown; survey CATI
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Libertà e responsabilità. Ripensare le relazioni sociali dopo il Covid. I risultati di un'indagine nazionale / Palmieri, Marco; Cataldi, Silvia; Martire, Fabrizio; Deriu, Fiorenza. - (2021), pp. 224-234. - BENESSERE TECNOLOGIA SOCIETÀ.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1549014
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