Il rapporto tra genere e violenza costituisce un fenomeno di continuo interesse per la comunità scientifica. Nel nostro Paese un momento importante sul piano culturale si è verificato, nel 2013, quando è stato riconosciuto il neologismo femminicidio. La relazione tra i sessi, o l’ordine sociale di genere che le società riconoscono, è il terreno di analisi di molte esperienze di violenza. I fatti di cronaca, l’attenzione delle istituzioni e dei media privilegiano una direzione specifica della relazione, ovvero la violenza agita dagli uomini contro le donne. Negli ultimi anni la consapevolezza e la mobilitazione della società contro le molestie sessuali e altre forme di violenza contro le donne (stupro, violenza domestica, stalking) sono aumentate, anche grazie all’attivismo attraverso i media digitali e all’attenzione dei mass media. La violenza di genere, tuttavia, continua ad essere una delle violazioni dei diritti umani più gravi al mondo, profondamente radicata nella vita quotidiana e diretta non solo contro le donne, ma anche contro gli uomini, le minoranze di orientamento sessuale e le persone transessuali. In questo capitolo, per gli obiettivi e le caratteristiche della ricerca presentata, si approfondirà un segmento specifico del rapporto tra genere e violenza: le forme della violenza raccontate dai giovani, ragazzi e ragazze, nella rilettura critica del proprio percorso di vita e della propria identità di genere. Dal racconto degli studenti e delle studentesse è stato possibile estrapolare quarantatré autobiografie in cui si mettono in evidenza due forme di violenza connesse al riconoscimento o alla costruzione della propria identità di genere: la violenza verbale e il bullismo omofobico. A questi due aspetti sono quindi dedicati i primi due paragrafi del capitolo. Il terzo paragrafo prende in esame anche altre forme di violenza, meno ricorrenti ma comunque presenti nel corpus, che provocano comun-que conseguenze dannose e che meritano attenzione al pari delle prime.
Il danno invisibile. Le dimensioni della violenza nelle dinamiche di genere / Lombardi, Raffaele. - (2021), pp. 73-89.
Il danno invisibile. Le dimensioni della violenza nelle dinamiche di genere
Raffaele Lombardi
2021
Abstract
Il rapporto tra genere e violenza costituisce un fenomeno di continuo interesse per la comunità scientifica. Nel nostro Paese un momento importante sul piano culturale si è verificato, nel 2013, quando è stato riconosciuto il neologismo femminicidio. La relazione tra i sessi, o l’ordine sociale di genere che le società riconoscono, è il terreno di analisi di molte esperienze di violenza. I fatti di cronaca, l’attenzione delle istituzioni e dei media privilegiano una direzione specifica della relazione, ovvero la violenza agita dagli uomini contro le donne. Negli ultimi anni la consapevolezza e la mobilitazione della società contro le molestie sessuali e altre forme di violenza contro le donne (stupro, violenza domestica, stalking) sono aumentate, anche grazie all’attivismo attraverso i media digitali e all’attenzione dei mass media. La violenza di genere, tuttavia, continua ad essere una delle violazioni dei diritti umani più gravi al mondo, profondamente radicata nella vita quotidiana e diretta non solo contro le donne, ma anche contro gli uomini, le minoranze di orientamento sessuale e le persone transessuali. In questo capitolo, per gli obiettivi e le caratteristiche della ricerca presentata, si approfondirà un segmento specifico del rapporto tra genere e violenza: le forme della violenza raccontate dai giovani, ragazzi e ragazze, nella rilettura critica del proprio percorso di vita e della propria identità di genere. Dal racconto degli studenti e delle studentesse è stato possibile estrapolare quarantatré autobiografie in cui si mettono in evidenza due forme di violenza connesse al riconoscimento o alla costruzione della propria identità di genere: la violenza verbale e il bullismo omofobico. A questi due aspetti sono quindi dedicati i primi due paragrafi del capitolo. Il terzo paragrafo prende in esame anche altre forme di violenza, meno ricorrenti ma comunque presenti nel corpus, che provocano comun-que conseguenze dannose e che meritano attenzione al pari delle prime.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.