Il parco Testaccio (1931) e il parco Cestio (1939-1940), articolato in due settori distinti - l'uno impiantato nell'area triangolare alle spalle dell'ufficio postale di Adalberto Libera e Mario De Renzi, l'altro inserito di fronte oltre la via Marmorta - costituiscono un sistema che a scala urbana si configura come una diramazione del cuneo verde dell'area archeologica. I diversi progetti, tutti realizzati da Raffaele de Vico, pur nella loro peculiarità, si caratterizzano per una ricerca di intima connessione con la realtà urbana e per la volontà di considerare in primo luogo "l'obiettivo panoramico" verso porta S. Paolo, la piramide di caio Cestio e il monte dei Cocci; ciò si evince della ricca documentazione grafica e testuale e da un disegno inedito di Raffaele de Vico qui pubblicato per la prima volta.
Il parco Testaccio e il parco Cestio / Accorsi, MARIA LETIZIA. - (2020), pp. 447-457. - ROMARCHITETTONICA.
Il parco Testaccio e il parco Cestio
Accorsi Maria Letizia
2020
Abstract
Il parco Testaccio (1931) e il parco Cestio (1939-1940), articolato in due settori distinti - l'uno impiantato nell'area triangolare alle spalle dell'ufficio postale di Adalberto Libera e Mario De Renzi, l'altro inserito di fronte oltre la via Marmorta - costituiscono un sistema che a scala urbana si configura come una diramazione del cuneo verde dell'area archeologica. I diversi progetti, tutti realizzati da Raffaele de Vico, pur nella loro peculiarità, si caratterizzano per una ricerca di intima connessione con la realtà urbana e per la volontà di considerare in primo luogo "l'obiettivo panoramico" verso porta S. Paolo, la piramide di caio Cestio e il monte dei Cocci; ciò si evince della ricca documentazione grafica e testuale e da un disegno inedito di Raffaele de Vico qui pubblicato per la prima volta.File | Dimensione | Formato | |
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