Nel corso degli scavi condotti nell’area di Casetta Mistici, di San Gaudenzio - Via della Sorbona (si veda cap. 2.5, in questo volume) sulla superficie di depositi di lahar sono state messe in luce diverse impronte di piede umano e di animali, impresse sulla superficie della formazione vulcanica appena messa in posto ed ancora allo stato plastico e con diversi gradi di saturazione d’acqua. La composizione dell’associazione faunistica trovata nel sito Epigravettiano a sud di Casetta Mistici, sia pure supportata da un campione numericamente scarso, ben si accorda con la presenza di orme di specie analoghe, oltre che alla presenza di orme umane, sulla più antica superficie di lahar a Casetta Mistici e a Tor Vergata-San Gaudenzio. Queste testimonianze potrebbero essere riportate a diverse fasi di occupazione del territorio avvenuta nel corso dell’ultimo massimo glaciale ed in contemporanea con gli ultimi eventi del vulcanismo laziale. Per quanto riguarda la ricostruzione paleoambientale nella fase iniziale dell’ultimo massimo glaciale, il paesaggio vegetale individuato dalle indagini paleobotaniche (impronte di macrofossili e polline) ben si accorda con la presenza di Bos primigenius, Equus ferus e Cervus elaphus, specie che necessitano sia di spazi aperti, in particolare il cavallo ma anche l’uro, sia di coperture boschive, come il cervo.

Casetta Mistici e Tor Vergata-San Gaudenzio (Roma). Impronte umane, di animali e piante su una superficie di lahar / Cerilli, Eugenio; Celant, Alessandra; Giordano, Guido; Carboni, Giovanni. - (2020), pp. 15-31.

Casetta Mistici e Tor Vergata-San Gaudenzio (Roma). Impronte umane, di animali e piante su una superficie di lahar

Cerilli, Eugenio;Celant, Alessandra;Carboni, Giovanni
2020

Abstract

Nel corso degli scavi condotti nell’area di Casetta Mistici, di San Gaudenzio - Via della Sorbona (si veda cap. 2.5, in questo volume) sulla superficie di depositi di lahar sono state messe in luce diverse impronte di piede umano e di animali, impresse sulla superficie della formazione vulcanica appena messa in posto ed ancora allo stato plastico e con diversi gradi di saturazione d’acqua. La composizione dell’associazione faunistica trovata nel sito Epigravettiano a sud di Casetta Mistici, sia pure supportata da un campione numericamente scarso, ben si accorda con la presenza di orme di specie analoghe, oltre che alla presenza di orme umane, sulla più antica superficie di lahar a Casetta Mistici e a Tor Vergata-San Gaudenzio. Queste testimonianze potrebbero essere riportate a diverse fasi di occupazione del territorio avvenuta nel corso dell’ultimo massimo glaciale ed in contemporanea con gli ultimi eventi del vulcanismo laziale. Per quanto riguarda la ricostruzione paleoambientale nella fase iniziale dell’ultimo massimo glaciale, il paesaggio vegetale individuato dalle indagini paleobotaniche (impronte di macrofossili e polline) ben si accorda con la presenza di Bos primigenius, Equus ferus e Cervus elaphus, specie che necessitano sia di spazi aperti, in particolare il cavallo ma anche l’uro, sia di coperture boschive, come il cervo.
2020
Roma prima del mito. Abitati e necropoli dal Neolitico alla prima età dei Metalli nel territorio di Roma (VI-III millennio a.C.). 1. Geologia, ambiente e fonti archeologiche
978-1-78969-308-9
paleontologia; paleobotanica; Paleolitico; impronte; Campagna Romana
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Casetta Mistici e Tor Vergata-San Gaudenzio (Roma). Impronte umane, di animali e piante su una superficie di lahar / Cerilli, Eugenio; Celant, Alessandra; Giordano, Guido; Carboni, Giovanni. - (2020), pp. 15-31.
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