Ottaviano Ubaldini della Carda was a key figure in that celebrated period of the Italian Renaissance that flourished at the Court of Urbino fo Federico da Montefeltro. Born in Gubbio in 1423, from the marriage between the valiant military commander Bernardino della Carda and Aura da Montefeltro1, Ottaviano was Duke Federico’s brother and therefore played a very important role in governing the Duchy of Urbino. lover of the arts and sciences, he was a patron emeritus of artists and of works of art, but he was also the victim of some early damaging allegations made against him by Cardinal Pietro Bembo, who accused him of having cast a spell on his nephew Guidobaldo making him sterile, in order to continue to rule over the Duchy of Urbino in the absence of heirs. These slanderous accusations caused Ottaviano to progressively disappear from the historical and artistic scene of the Renaissance, leaving a distorted and maligned image of him. His interests in science, astrology and alchemy led Bembo to draw an ambiguous picture, namely that of a great wizard, a powerful necromancer and sorcerer dedicated to the dark arts. In recent years, scholars have felt the need to learn about this enigmatic figure who was described by his contemporaries as an esteemed humanist of vast culture, attached to his brother, and so close to his nephew that he sold all of the Ubaldini possessions to buy back his freedom, when, in 1497, he was taken prisoner by the Orsinis.

Ottaviano Ubaldini della Carda fu un protagonista fondamentale di quella celebre stagione del Rinascimento italiano che fu la Corte Urbinate di Federico da Montefeltro. Nato a Gubbio nel 1423, dall’unione tra il valoroso condottiero Bernardino della Carda e Aura da Montefel- tro1, Ottaviano fu fratello naturale del duca Federico e, per questo motivo, ricoprì un ruolo molto importante nella conduzione del Ducato di Urbino. Amante delle arti e delle scienze, egli fu protettore emerito di artisti e committente di opere d’arte, ma fu anche vittima di una precoce sfortuna critica a seguito di alcune invettive mosse nei suoi confronti da parte del cardinale Pietro Bembo, che lo accusò di aver scagliato un sortilegio sul nipote Guidobaldo rendendolo sterile, al fine di continuare a governare sul ducato di Urbino in assenza di eredi. Queste calunnie portarono Ottaviano ad una progressiva scomparsa dal panorama storico artistico rinascimentale, lasciando di lui un’immagine distorta e maligna. I suoi interessi per le scienze, per l’astrologia e per l’alchimia, spinsero infatti Bembo a delinearne un profilo ambiguo, ovvero quello di un grande mago, un potente negromante e uno stregone dedito alle arti nefande. É quindi emersa, negli ultimi anni, la necessità di fare chiarezza su chi fosse questo enigmatico personaggio, descritto dai suoi contemporanei come stimato umanista di grande cultura, affezionato al fratello, e così vicino al nip te da vendere tutti i beni degli Ubaldini per riscattarne la libertà, quando, nel 1497, fu preso prigioniero dagli Orsini.

Un umanista da riconsiderare: Ottaviano Ubaldini della Carda (1423-1498) / Bertuzzi, Alessandra. - (2020), pp. 15-35.

Un umanista da riconsiderare: Ottaviano Ubaldini della Carda (1423-1498)

Alessandra Bertuzzi
2020

Abstract

Ottaviano Ubaldini della Carda was a key figure in that celebrated period of the Italian Renaissance that flourished at the Court of Urbino fo Federico da Montefeltro. Born in Gubbio in 1423, from the marriage between the valiant military commander Bernardino della Carda and Aura da Montefeltro1, Ottaviano was Duke Federico’s brother and therefore played a very important role in governing the Duchy of Urbino. lover of the arts and sciences, he was a patron emeritus of artists and of works of art, but he was also the victim of some early damaging allegations made against him by Cardinal Pietro Bembo, who accused him of having cast a spell on his nephew Guidobaldo making him sterile, in order to continue to rule over the Duchy of Urbino in the absence of heirs. These slanderous accusations caused Ottaviano to progressively disappear from the historical and artistic scene of the Renaissance, leaving a distorted and maligned image of him. His interests in science, astrology and alchemy led Bembo to draw an ambiguous picture, namely that of a great wizard, a powerful necromancer and sorcerer dedicated to the dark arts. In recent years, scholars have felt the need to learn about this enigmatic figure who was described by his contemporaries as an esteemed humanist of vast culture, attached to his brother, and so close to his nephew that he sold all of the Ubaldini possessions to buy back his freedom, when, in 1497, he was taken prisoner by the Orsinis.
2020
RINASCIMENTO ITALIANO URBINO OTTAVIANO UBALDINI DELLA CARDA
978-88-943491-9-1
Ottaviano Ubaldini della Carda fu un protagonista fondamentale di quella celebre stagione del Rinascimento italiano che fu la Corte Urbinate di Federico da Montefeltro. Nato a Gubbio nel 1423, dall’unione tra il valoroso condottiero Bernardino della Carda e Aura da Montefel- tro1, Ottaviano fu fratello naturale del duca Federico e, per questo motivo, ricoprì un ruolo molto importante nella conduzione del Ducato di Urbino. Amante delle arti e delle scienze, egli fu protettore emerito di artisti e committente di opere d’arte, ma fu anche vittima di una precoce sfortuna critica a seguito di alcune invettive mosse nei suoi confronti da parte del cardinale Pietro Bembo, che lo accusò di aver scagliato un sortilegio sul nipote Guidobaldo rendendolo sterile, al fine di continuare a governare sul ducato di Urbino in assenza di eredi. Queste calunnie portarono Ottaviano ad una progressiva scomparsa dal panorama storico artistico rinascimentale, lasciando di lui un’immagine distorta e maligna. I suoi interessi per le scienze, per l’astrologia e per l’alchimia, spinsero infatti Bembo a delinearne un profilo ambiguo, ovvero quello di un grande mago, un potente negromante e uno stregone dedito alle arti nefande. É quindi emersa, negli ultimi anni, la necessità di fare chiarezza su chi fosse questo enigmatico personaggio, descritto dai suoi contemporanei come stimato umanista di grande cultura, affezionato al fratello, e così vicino al nip te da vendere tutti i beni degli Ubaldini per riscattarne la libertà, quando, nel 1497, fu preso prigioniero dagli Orsini.
Ottaviano Ubaldini; Montefeltro; Rinascimento; Urbino; Quattrocento; Ducato di Urbino; Ducato di Montefeltro; Federico da Montefeltro
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Un umanista da riconsiderare: Ottaviano Ubaldini della Carda (1423-1498) / Bertuzzi, Alessandra. - (2020), pp. 15-35.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1542096
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