Questo contributo si focalizza sull’analisi delle materie prime utilizzate nella produzione vascolare dell’area di Roma tra il IV ed il III millennio a.C. Lo studio di una produzione artigianale ceramica non può prescindere da una definizione degli impasti argillosi scelti dai vasai; questi dati permettono infatti di ricostruire non solo aspetti dell’organizzazione della produzione ma anche le relazioni che intercorrevano tra selezione delle materie prime, forme vascolari e manifattura. Lo studio degli impasti ceramici utilizzati dalle comunità eneolitiche è stato eseguito attraverso un approccio integrato di analisi petrografica in sezione sottile e fluorescenza a raggi x (XRF) per definire la composizione degli impasti e caratterizzare la loro variabilità qualitativa (composizione mineralogica e chimica) e quantitativa (ricorrenza delle classi di impasto in relazione al campione preso in esame per ogni fase cronologica). La definizione della composizione delle classi di impasto (fabrics) ha avuto un ruolo fondamentale nella ricostruzione delle scelte di approvvigionamento sia in termini di localizzazione dei depositi argillosi rispetto ai siti, della varietà e variabilità delle argille selezionate sia tenendo conto del loro impiego nella produzione di specifiche forme vascolari o tecniche di messa in forma, senza tralasciare il contesto e le attività in cui i contenitori venivano coinvolti.

7.1 – Analisi petrografica e chimica delle ceramiche preistoriche del territorio di Roma (IV-III millennio a.C.) / Forte, Vanessa; Medeghini, Laura. - (2020), pp. 611-615.

7.1 – Analisi petrografica e chimica delle ceramiche preistoriche del territorio di Roma (IV-III millennio a.C.)

Vanessa Forte;Laura Medeghini
2020

Abstract

Questo contributo si focalizza sull’analisi delle materie prime utilizzate nella produzione vascolare dell’area di Roma tra il IV ed il III millennio a.C. Lo studio di una produzione artigianale ceramica non può prescindere da una definizione degli impasti argillosi scelti dai vasai; questi dati permettono infatti di ricostruire non solo aspetti dell’organizzazione della produzione ma anche le relazioni che intercorrevano tra selezione delle materie prime, forme vascolari e manifattura. Lo studio degli impasti ceramici utilizzati dalle comunità eneolitiche è stato eseguito attraverso un approccio integrato di analisi petrografica in sezione sottile e fluorescenza a raggi x (XRF) per definire la composizione degli impasti e caratterizzare la loro variabilità qualitativa (composizione mineralogica e chimica) e quantitativa (ricorrenza delle classi di impasto in relazione al campione preso in esame per ogni fase cronologica). La definizione della composizione delle classi di impasto (fabrics) ha avuto un ruolo fondamentale nella ricostruzione delle scelte di approvvigionamento sia in termini di localizzazione dei depositi argillosi rispetto ai siti, della varietà e variabilità delle argille selezionate sia tenendo conto del loro impiego nella produzione di specifiche forme vascolari o tecniche di messa in forma, senza tralasciare il contesto e le attività in cui i contenitori venivano coinvolti.
2020
Roma prima del mito. Abitati e necropoli dal Neolitico alla prima età dei metalli nel territorio di Roma (VI-III millennio a.C.). Vol. 2: Aspetti culturali e contributi specialistici
978-1-78969-308-9
ceramica; Eneolitico; Roma
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
7.1 – Analisi petrografica e chimica delle ceramiche preistoriche del territorio di Roma (IV-III millennio a.C.) / Forte, Vanessa; Medeghini, Laura. - (2020), pp. 611-615.
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