In un confronto serrato con le strategie messe in atto da Rousseau nelle Confessions, il saggio esplora le strategie narrative attraverso le quali Foscolo costruisce e al tempo stesso dissimula la soggettività libertina del personaggio di Jacopo Ortis: l’Io mostra al lettore una cicatrice morale come garanzia di guarigione di una ferita ormai rimarginata (confessione); l’Io esagera l’importanza di alcune colpe per spostare l’attenzione da altre più gravi, al fine di farle passare inosservate (deviazione); l’Io colpevole si mostra nei panni della vittima (rovesciamento). Combinando queste strategie l’istanza narrativa che presiede alla strutturazione del libro di lettere gestisce il discorso auto-accusatorio in modo da calibrare e dosare oculatamente i frammenti di colpa (di verità) in modo che essi acquistino una coerenza retorica capace di generare un’immagine complessiva di innocenza che riverbera confusamente, ma in modo assai efficace, dal personaggio sull’autore; un processo di purificazione, o idealizzazione, o ancora, in termini foscoliani, sacralizzazione.
Il "segreto" del ladro di virtù. Costruzione e occultamento della soggettività libertina nell’Ortis di Foscolo / D'Intino, F.. - (2020), pp. 53-65.
Il "segreto" del ladro di virtù. Costruzione e occultamento della soggettività libertina nell’Ortis di Foscolo
F. D'Intino
2020
Abstract
In un confronto serrato con le strategie messe in atto da Rousseau nelle Confessions, il saggio esplora le strategie narrative attraverso le quali Foscolo costruisce e al tempo stesso dissimula la soggettività libertina del personaggio di Jacopo Ortis: l’Io mostra al lettore una cicatrice morale come garanzia di guarigione di una ferita ormai rimarginata (confessione); l’Io esagera l’importanza di alcune colpe per spostare l’attenzione da altre più gravi, al fine di farle passare inosservate (deviazione); l’Io colpevole si mostra nei panni della vittima (rovesciamento). Combinando queste strategie l’istanza narrativa che presiede alla strutturazione del libro di lettere gestisce il discorso auto-accusatorio in modo da calibrare e dosare oculatamente i frammenti di colpa (di verità) in modo che essi acquistino una coerenza retorica capace di generare un’immagine complessiva di innocenza che riverbera confusamente, ma in modo assai efficace, dal personaggio sull’autore; un processo di purificazione, o idealizzazione, o ancora, in termini foscoliani, sacralizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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