Questo Quaderno del Centro Psicoanalitico di Roma, sezione locale della Società Psicoanalitica Italiana, propone a più voci una riflessione ed un confronto su una specifica questione: la simbolizzazione del trauma nell'epoca del traumatismo diffuso. Oggi un clima culturale violento e condiviso permea di traumatismo ogni forma di relazione. Tragicamente la realtà del trauma si impone violenta e orrorifica, incide sulle funzioni rappresentazionali individuali e collettive e informa in modo nuovo la relazione tra reale e psichico. L'evento traumatico non è solo un evento isolato, che può capitare, ma si presenta come un clima diffuso, a stento arginabile, un sistema comunicazionale, un modello culturale. La brutalità del trauma lascia un'impronta nella vita psichica di ogni soggetto, a volte prima ancora che questi abbia la possibilità di simbolizzare, a volte costringendolo a ripristinare un ordine simbolico nuovo perché quello costituito viene attaccato e perso. Nelle situazioni gravi il trauma rimane fuori dalla capacità di rappresentazione e di pensabilità, fuori dalla sfera dell'Io, e lascia un'impronta, un "oggetto psichico residuale", connotato di morte, che distrugge l'organizzazione psichica acquisita. Produce una destrutturazione interna e ridetermina l'assetto identitario. Si costituisce allora nella vita psichica del soggetto traumatizzato un'area chiusa che potrebbe far pensare alla condizione del "musulmano" di cui parla Primo Levi, una figura viva-morta che include un grumo psichico asimbolico in cerca di nuova espressività. Se lo spartiacque traumatico, il dopo di un evento che tutto cambia e che tutto risignifica, consente di sopravvivere alla vita precedente, esperienza oggi sempre più frequente, è necessario che gli psicoanalisti ripensino la morte e la vita con funzioni psichiche diverse da quelle del lutto. I testi qui raccolti costituiscono un'occasione di confronto scientifico tra analisti di impostazione diversa per mettere al lavoro la teoria e i diversi modelli psicoanalitici sul trauma rispetto alle nuove forme di patologia e di sofferenza psichica.
"Il trauma fra realtà esterna e mondo interno" / Cruciani, Paolo. - (2008), pp. 1-20.
"Il trauma fra realtà esterna e mondo interno"
CRUCIANI, Paolo
2008
Abstract
Questo Quaderno del Centro Psicoanalitico di Roma, sezione locale della Società Psicoanalitica Italiana, propone a più voci una riflessione ed un confronto su una specifica questione: la simbolizzazione del trauma nell'epoca del traumatismo diffuso. Oggi un clima culturale violento e condiviso permea di traumatismo ogni forma di relazione. Tragicamente la realtà del trauma si impone violenta e orrorifica, incide sulle funzioni rappresentazionali individuali e collettive e informa in modo nuovo la relazione tra reale e psichico. L'evento traumatico non è solo un evento isolato, che può capitare, ma si presenta come un clima diffuso, a stento arginabile, un sistema comunicazionale, un modello culturale. La brutalità del trauma lascia un'impronta nella vita psichica di ogni soggetto, a volte prima ancora che questi abbia la possibilità di simbolizzare, a volte costringendolo a ripristinare un ordine simbolico nuovo perché quello costituito viene attaccato e perso. Nelle situazioni gravi il trauma rimane fuori dalla capacità di rappresentazione e di pensabilità, fuori dalla sfera dell'Io, e lascia un'impronta, un "oggetto psichico residuale", connotato di morte, che distrugge l'organizzazione psichica acquisita. Produce una destrutturazione interna e ridetermina l'assetto identitario. Si costituisce allora nella vita psichica del soggetto traumatizzato un'area chiusa che potrebbe far pensare alla condizione del "musulmano" di cui parla Primo Levi, una figura viva-morta che include un grumo psichico asimbolico in cerca di nuova espressività. Se lo spartiacque traumatico, il dopo di un evento che tutto cambia e che tutto risignifica, consente di sopravvivere alla vita precedente, esperienza oggi sempre più frequente, è necessario che gli psicoanalisti ripensino la morte e la vita con funzioni psichiche diverse da quelle del lutto. I testi qui raccolti costituiscono un'occasione di confronto scientifico tra analisti di impostazione diversa per mettere al lavoro la teoria e i diversi modelli psicoanalitici sul trauma rispetto alle nuove forme di patologia e di sofferenza psichica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.