L’ampio ambito delle interviste “discorsive”, “libere”, “non direttive”, “ermeneutiche” gode di crescente fortuna. Ma non è raro incontrare un ricercatore che, dopo avere registrato il discorso degli intervistati, non sappia bene come procedere; né può essere aiutato dai manuali di ricerca sociale, che troppo spesso trascurano le fasi di organizzazione ed interpretazione delle informazioni raccolte. Il volume si propone di contribuire a ridurre quella lacuna, ponendosi su una prospettiva prevalentemente applicativa, grazie anche a numerosi esempi tratti da concrete esperienze di ricerca sociale. Questo ambito disciplinare è arricchito da altri riferimenti –ermeneutici, semiotici e linguistici – accessibili anche a non esperti in materia. Dopo alcune chiarificazioni terminologico-concettuali, l’intervista viene analizzata come un processo comunicativo denso di significati. Per coglierli il ricercatore deve affinare la propria “arte dell’ascolto” e cercare di riportarli in un testo scritto secondo una vera e propria opera di “traduzione”, con tutte le potenzialità e i limiti insiti nel lavoro di un traduttore. Il libro dedica ampio spazio alle scelte operative, suggerendo quando trascrivere l’intervista, chi deve farlo, che cosa riportare nel trascritto, quanta parte dell’intervista trascrivere, come classificare gli stralci, etc.; tutto ciò nel presupposto che il ricercatore non abbia alcun software di analisi dei testi, ma che voglia comunque muoversi con capacità critica, rigore metodologico e abilità tecnica. Il capitolo successivo riguarda le finalità che guidano l’interpretazione, volte a incrementare la intelligibilità dell’intervista; a coglierne i significati più rilevanti alla luce degli obiettivi cognitivi del ricercatore; e a ricollegare il discorso dell’intervistato entro un profilo coerente e plausibile. L’ultima parte è dedicata ai criteri di controllo – spesso trascurati – da esercitare sulla bontà della trascrizione e dell’interpretazione. Gli autori si soffermano ad esaminare soprattutto i criteri di conformità dell’interpretazione rispetto alla realtà indagata; di congruenza delle diverse interpretazioni; e di restituzione delle interpretazioni agli stessi intervistati.
Analizzare le interviste ermeneutiche / Paolo, Diana; Montesperelli, Paolo. - STAMPA. - (2005).
Analizzare le interviste ermeneutiche
MONTESPERELLI, Paolo
2005
Abstract
L’ampio ambito delle interviste “discorsive”, “libere”, “non direttive”, “ermeneutiche” gode di crescente fortuna. Ma non è raro incontrare un ricercatore che, dopo avere registrato il discorso degli intervistati, non sappia bene come procedere; né può essere aiutato dai manuali di ricerca sociale, che troppo spesso trascurano le fasi di organizzazione ed interpretazione delle informazioni raccolte. Il volume si propone di contribuire a ridurre quella lacuna, ponendosi su una prospettiva prevalentemente applicativa, grazie anche a numerosi esempi tratti da concrete esperienze di ricerca sociale. Questo ambito disciplinare è arricchito da altri riferimenti –ermeneutici, semiotici e linguistici – accessibili anche a non esperti in materia. Dopo alcune chiarificazioni terminologico-concettuali, l’intervista viene analizzata come un processo comunicativo denso di significati. Per coglierli il ricercatore deve affinare la propria “arte dell’ascolto” e cercare di riportarli in un testo scritto secondo una vera e propria opera di “traduzione”, con tutte le potenzialità e i limiti insiti nel lavoro di un traduttore. Il libro dedica ampio spazio alle scelte operative, suggerendo quando trascrivere l’intervista, chi deve farlo, che cosa riportare nel trascritto, quanta parte dell’intervista trascrivere, come classificare gli stralci, etc.; tutto ciò nel presupposto che il ricercatore non abbia alcun software di analisi dei testi, ma che voglia comunque muoversi con capacità critica, rigore metodologico e abilità tecnica. Il capitolo successivo riguarda le finalità che guidano l’interpretazione, volte a incrementare la intelligibilità dell’intervista; a coglierne i significati più rilevanti alla luce degli obiettivi cognitivi del ricercatore; e a ricollegare il discorso dell’intervistato entro un profilo coerente e plausibile. L’ultima parte è dedicata ai criteri di controllo – spesso trascurati – da esercitare sulla bontà della trascrizione e dell’interpretazione. Gli autori si soffermano ad esaminare soprattutto i criteri di conformità dell’interpretazione rispetto alla realtà indagata; di congruenza delle diverse interpretazioni; e di restituzione delle interpretazioni agli stessi intervistati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.