Agli inizi dell'Ottocento il giovane Alessandro Papafava dei Carraresi, figlio cadetto di una storica famiglia padovana, si stabilì a Roma perché era interessato alle arti e, soprattutto, all'architettura; la presenza di Antonio Canova ne aveva accresciuto l'interesse. Durante il suo soggiorno scrisse con regolarità ai familiari aggiornandoli sulle sue attività e, al contempo, acquistò o si fece regalare vari disegni di architettura; non si trattava di antichi fogli di qualche valore, ma di progetti redatti dagli architetti in quel momento più in vista. Rientrato in patria, questi fogli sono rimasti del tutto dimenticati nell'archivio di famiglia fino a cinquanta anni fa, quando Alistair Rowan, li ha potuti consultare; grazie al suo interessamento, nel 2015 sono stati donati dalla famiglia al Centro Palladio di Vicenza. Da dieci anni Rowan e Pasquali hanno studiato questi materiali, dividendosi gli ambiti come segue: Rowan ha ricostruito la biografia intellettuale di Alessandro e la storia della sua famiglia; Pasquali, utilizzando le lettere di Alessandro, ha ricostruito lo stato delle arti a Roma nei primi anni dell'Ottocento e la composizione della collezione degli inediti disegni raccolti; altri autori sono stati invitati per trattare alcuni specifici temi di cui sono i riconosciuti specialisti (cfr. indice del volume). Il nuovo fondo di disegni, di cui non si conosceva l'esistenza, è particolarmente importante per ricostruire gli esiti ai primi dell'Ottocento dell'architettura ispirata ai princìpi di Francesco Milizia e alla pratica dell'Accademia della Pace. Volume pubblicato dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, collana 'Testi e fonti per la Storia dell'Architettura', vol. IX (la collana è iniziata nel 1996). Editori: Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, Vicenza, e Officina Libraria, Milano.
Alessandro Papafava e la sua raccolta. Un architetto al tempo di Canova / Pasquali, Susanna; Rowan, Alistair. - (2019), pp. 1-259.
Alessandro Papafava e la sua raccolta. Un architetto al tempo di Canova
Susanna Pasquali
Co-primo
;
2019
Abstract
Agli inizi dell'Ottocento il giovane Alessandro Papafava dei Carraresi, figlio cadetto di una storica famiglia padovana, si stabilì a Roma perché era interessato alle arti e, soprattutto, all'architettura; la presenza di Antonio Canova ne aveva accresciuto l'interesse. Durante il suo soggiorno scrisse con regolarità ai familiari aggiornandoli sulle sue attività e, al contempo, acquistò o si fece regalare vari disegni di architettura; non si trattava di antichi fogli di qualche valore, ma di progetti redatti dagli architetti in quel momento più in vista. Rientrato in patria, questi fogli sono rimasti del tutto dimenticati nell'archivio di famiglia fino a cinquanta anni fa, quando Alistair Rowan, li ha potuti consultare; grazie al suo interessamento, nel 2015 sono stati donati dalla famiglia al Centro Palladio di Vicenza. Da dieci anni Rowan e Pasquali hanno studiato questi materiali, dividendosi gli ambiti come segue: Rowan ha ricostruito la biografia intellettuale di Alessandro e la storia della sua famiglia; Pasquali, utilizzando le lettere di Alessandro, ha ricostruito lo stato delle arti a Roma nei primi anni dell'Ottocento e la composizione della collezione degli inediti disegni raccolti; altri autori sono stati invitati per trattare alcuni specifici temi di cui sono i riconosciuti specialisti (cfr. indice del volume). Il nuovo fondo di disegni, di cui non si conosceva l'esistenza, è particolarmente importante per ricostruire gli esiti ai primi dell'Ottocento dell'architettura ispirata ai princìpi di Francesco Milizia e alla pratica dell'Accademia della Pace. Volume pubblicato dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, collana 'Testi e fonti per la Storia dell'Architettura', vol. IX (la collana è iniziata nel 1996). Editori: Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, Vicenza, e Officina Libraria, Milano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.