VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE La tesi è incentrata sull’analisi della normativa contenuta nell’ art. 2 d.lgs. n. 81/2015 con la quale – secondo quanto evidenziato dallo stesso A. – il legislatore affronta in modo piuttosto originale l’annoso tema del rapporto tra autonomia e subordinazione. L’indagine inizia con una riflessione sulla dicotomia tra autonomia e subordinazione come elemento caratterizzante l’ordinamento giuslavoristico per poi evidenziare che le profonde trasformazioni del mondo produttivo hanno portato man mano alla creazione di una “zona grigia” caratterizzata da modalità intermedie di espletamento dell’attività lavorativa che presentano elementi propri di entrambe le due macro categorie. Una attenta ricostruzione sul metodo utilizzato dalla giurisprudenza per la qualificazione del rapporto (metodo tipologico, sussuntivo e tipologico-funzionale) chiude la parte della ricerca che ricostruisce il quadro antecedente all’entrata in vigore del jobs act. L’ esegesi della norma è preceduta da un esame del contesto nel quale la stessa si inserisce sia con riferimento agli aspetti qualificanti della legge delega sul jobs act ed alle sue finalità che alle norme coeve sul superamento del contratto a progetto e dell’associazione in partecipazione e sulla salvezza della disciplina contenuta nell’ art. 409 c.p.c. Il capitolo secondo e terzo sono incentrati sul commento dell’art. 2 e dei sui quattro commi con un approccio di tipo capillare. L’ A. analizza gli indici legali che individuano la fattispecie (prestazione esclusivamente personale, continuità ed etero-organizzazione) per poi soffermarsi sul regime delle eccezioni e sull’esclusione delle amministrazioni pubbliche dal campo di applicazione della norma. Nell’ultimo capitolo l’A. traccia le sue conclusioni abbracciando la tesi per la quale l’eteroorganizzazione costituisce un’espressione evolutiva dell’etero-direzione con l’obiettivo di un aggiornamento della nozione di subordinazione rispetto a quei contesti produttivi nei quali il potere direttivo non ha modo di emergere in modo evidente. In questo contesto la riflessione si fa carico del problema legato ai dubbi sulla possibile incostituzionalità (per violazione del principio della indisponibilità del tipo) delle eccezioni alla regola fissata dal comma 1 dell’art. 2 cit. una volta che quest’ultima norma sia stata interpretata come idonea a qualificare una fattispecie di lavoro subordinato. Il pericolo della incostituzionalità viene scongiurato ricorrendo all’interpretazione per la quale le eccezioni stanno solo a significare che il rapporto (nei casi indicati dal legislatore) si presume che possa assume caratteristiche tali da far perdere pregnanza qualificatoria agli indici legali indicati dall’ art. 2 comma 1, fermo restando comunque la possibilità che, sul piano fattuale, il rapporto stesso non sia comunque caratterizzato dagli indici della subordinazione secondo i parametri fissati dall’ art. 2094 c.c. La tesi è molto ben strutturata (corredata da una corposa bibliografia e da un ponderoso apparato di note) ed offre una riflessione sul tema autonomia/subordinazione che tiene conto, in modo pressoché completo, dell’elaborazione della dottrina e della giurisprudenza che l’A. non si limita a riportare ma con la quale si confronta mostrando una piena padronanza della materia trattata. L’ indagine sull’ art. 2 tiene conto in modo analitico di tutte le problematiche generate dalla normativa in esame e per ognuna di esse l’A. ne ricostruisce il dibattito, mette in evidenza le tesi contrapposte e argomenta la sua scelta di campo con argomentazioni sempre puntuali e stringenti che contribuiscono a rendere piacevole la lettura della tesi. Il lavoro di ricerca denota una decisa attitudine dell’A. all’ analisi scientifica e una spiccata capacità critico-ricostruttiva alle quali si accompagna una piena padronanza nell’uso della terminologia giuridica. La tesi ha tutti i requisiti per essere presa in considerazione ai fini dell’assegnazione del premio.

Speciale menzione al Premio Santoro-Passarelli per la migliore tesi di dottorato in diritto del lavoro, A.I.D.La.S.S / Ferraro, Fabrizio. - (2018).

Speciale menzione al Premio Santoro-Passarelli per la migliore tesi di dottorato in diritto del lavoro, A.I.D.La.S.S.

ferraro fabrizio
2018

Abstract

VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE La tesi è incentrata sull’analisi della normativa contenuta nell’ art. 2 d.lgs. n. 81/2015 con la quale – secondo quanto evidenziato dallo stesso A. – il legislatore affronta in modo piuttosto originale l’annoso tema del rapporto tra autonomia e subordinazione. L’indagine inizia con una riflessione sulla dicotomia tra autonomia e subordinazione come elemento caratterizzante l’ordinamento giuslavoristico per poi evidenziare che le profonde trasformazioni del mondo produttivo hanno portato man mano alla creazione di una “zona grigia” caratterizzata da modalità intermedie di espletamento dell’attività lavorativa che presentano elementi propri di entrambe le due macro categorie. Una attenta ricostruzione sul metodo utilizzato dalla giurisprudenza per la qualificazione del rapporto (metodo tipologico, sussuntivo e tipologico-funzionale) chiude la parte della ricerca che ricostruisce il quadro antecedente all’entrata in vigore del jobs act. L’ esegesi della norma è preceduta da un esame del contesto nel quale la stessa si inserisce sia con riferimento agli aspetti qualificanti della legge delega sul jobs act ed alle sue finalità che alle norme coeve sul superamento del contratto a progetto e dell’associazione in partecipazione e sulla salvezza della disciplina contenuta nell’ art. 409 c.p.c. Il capitolo secondo e terzo sono incentrati sul commento dell’art. 2 e dei sui quattro commi con un approccio di tipo capillare. L’ A. analizza gli indici legali che individuano la fattispecie (prestazione esclusivamente personale, continuità ed etero-organizzazione) per poi soffermarsi sul regime delle eccezioni e sull’esclusione delle amministrazioni pubbliche dal campo di applicazione della norma. Nell’ultimo capitolo l’A. traccia le sue conclusioni abbracciando la tesi per la quale l’eteroorganizzazione costituisce un’espressione evolutiva dell’etero-direzione con l’obiettivo di un aggiornamento della nozione di subordinazione rispetto a quei contesti produttivi nei quali il potere direttivo non ha modo di emergere in modo evidente. In questo contesto la riflessione si fa carico del problema legato ai dubbi sulla possibile incostituzionalità (per violazione del principio della indisponibilità del tipo) delle eccezioni alla regola fissata dal comma 1 dell’art. 2 cit. una volta che quest’ultima norma sia stata interpretata come idonea a qualificare una fattispecie di lavoro subordinato. Il pericolo della incostituzionalità viene scongiurato ricorrendo all’interpretazione per la quale le eccezioni stanno solo a significare che il rapporto (nei casi indicati dal legislatore) si presume che possa assume caratteristiche tali da far perdere pregnanza qualificatoria agli indici legali indicati dall’ art. 2 comma 1, fermo restando comunque la possibilità che, sul piano fattuale, il rapporto stesso non sia comunque caratterizzato dagli indici della subordinazione secondo i parametri fissati dall’ art. 2094 c.c. La tesi è molto ben strutturata (corredata da una corposa bibliografia e da un ponderoso apparato di note) ed offre una riflessione sul tema autonomia/subordinazione che tiene conto, in modo pressoché completo, dell’elaborazione della dottrina e della giurisprudenza che l’A. non si limita a riportare ma con la quale si confronta mostrando una piena padronanza della materia trattata. L’ indagine sull’ art. 2 tiene conto in modo analitico di tutte le problematiche generate dalla normativa in esame e per ognuna di esse l’A. ne ricostruisce il dibattito, mette in evidenza le tesi contrapposte e argomenta la sua scelta di campo con argomentazioni sempre puntuali e stringenti che contribuiscono a rendere piacevole la lettura della tesi. Il lavoro di ricerca denota una decisa attitudine dell’A. all’ analisi scientifica e una spiccata capacità critico-ricostruttiva alle quali si accompagna una piena padronanza nell’uso della terminologia giuridica. La tesi ha tutti i requisiti per essere presa in considerazione ai fini dell’assegnazione del premio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1521835
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