Il 3 settembre a Viterbo si celebra la festa di Santa Rosa, che consiste in una serie di pratiche compiute durante il trasporto della "Macchina", una enorme torre di legno illuminata da torce e luci elettriche, alta circa trenta metri e pesante cinquanta quintali, e nel cui punto più alto si trova la statua di Santa Rosa. La Macchina di Santa Rosa è il simbolo di un prodigio che si rinnova ogni anno, in cui viene celebrato il trionfo della pace e di un popolo unito, quello dei viterbesi che attendono con ansia la ripetizione rituale della sconfitta del male e il trionfo del bene, attraverso la messa in scena della festa. Più di 100 "Facchini", figure che trasportano la Macchina secondo una precisa liturgia, sono responsabili del mantenimento dell'equilibrio affinché il miracolo si ripeta. Questo studio propone la storia della vita di un "Facchino", il "Ciuffo" n.30 (grado più alto nella gerarchia dei Facchini) e di come e in che modo la festa ha trasformato il suo corpo e le condizioni del suo percorso di vita.

El ciuffo n.30. Una historia de vida en la fiesta de Santa Rosa de Viterbo / Pantellaro, MARIA CRISTINA. - (2018), pp. 250-275.

El ciuffo n.30. Una historia de vida en la fiesta de Santa Rosa de Viterbo

Maria Cristina Pantellaro
2018

Abstract

Il 3 settembre a Viterbo si celebra la festa di Santa Rosa, che consiste in una serie di pratiche compiute durante il trasporto della "Macchina", una enorme torre di legno illuminata da torce e luci elettriche, alta circa trenta metri e pesante cinquanta quintali, e nel cui punto più alto si trova la statua di Santa Rosa. La Macchina di Santa Rosa è il simbolo di un prodigio che si rinnova ogni anno, in cui viene celebrato il trionfo della pace e di un popolo unito, quello dei viterbesi che attendono con ansia la ripetizione rituale della sconfitta del male e il trionfo del bene, attraverso la messa in scena della festa. Più di 100 "Facchini", figure che trasportano la Macchina secondo una precisa liturgia, sono responsabili del mantenimento dell'equilibrio affinché il miracolo si ripeta. Questo studio propone la storia della vita di un "Facchino", il "Ciuffo" n.30 (grado più alto nella gerarchia dei Facchini) e di come e in che modo la festa ha trasformato il suo corpo e le condizioni del suo percorso di vita.
2018
La fiesta. Estudios sobre fiesta, nación y cultura en América y Europa
978-958-99944-5-0
El 3 de setiembre en Viterbo, ciudad del Lazio - Italia central, se celebra la fiesta de Santa Rosa, que consiste en una serie de practicas finalizadas al el transporte de la “Maquina”; enorme torre de madera, iluminada por antorchas y luces eléctrica, alta treinta metros, peo cincuenta quintales, en la punta mas alta esta colocada la estatua de la “Santa Niña”. La Maquina es el símbolo de un prodigio que se renueva cada año, gracias a los “facchini” (portadores): el triunfo de la paz y de un pueblo unido, el de los viterbeses que esperan con ansiedad la reiteración ritual de la derrota del mal y de el triunfo del bien, a través de la puesta en escena de la fiesta. Es un prodigio en el cual los portadores la hacen bendecidos en “articulo mortis”. Mas de 100 “Facchini” (portadores) son responsables de mantener el equilibrio para que se repita el milagro. Este estudio propone la historia de vida de un “Facchino”, el “Ciuffo” n.30 (estatus mas alto en la jerarquía de los Facchini), y de como y en cual modo la fiesta ha transfromado su cuerpo y la condition mismo de su via.
Festa; corpo; Santa Rosa di Viterbo; facchino di Santa Rosa; studio antropologico; etnografia; patrimonio immateriale;
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
El ciuffo n.30. Una historia de vida en la fiesta de Santa Rosa de Viterbo / Pantellaro, MARIA CRISTINA. - (2018), pp. 250-275.
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