Il corpo in frantumi. Musica, trance e malattia nei contesti sciamanico-buddhistici himalayani.

Le nozioni di salute e malattia, nella regione himalayana, sono fondate su di una particolare teoria del corpo. Tra i diversi gruppi che vivono nella regione, pare essere diffusa e condivisa una concezione nosologica che vede la causa fondamentale della malattia o in una intrusione di un agente patogeno, oppure, al contrario, la fuoriuscita delle energie vitali dal corpo stesso. Ciò che rende questo doppio movimento possibile, é una particolare concezione del corpo in quanto spazio, spazio che può essere aperto o chiuso, riempito o svuotato, attraversato o finanche infestato da una moltitudine di agenti extra-umani. Lo sciamano costituisce l´esempio principe, essendo, il suo corpo, l´epitome per eccellenza di tale condizione, che si riferisce e afferisce non solo al corpo, ma anche al cosmo. Tra le varie funzioni che lo sciamano é chiamato ad assolvere, una delle più importanti è senza dubbio quella terapeutica, e è proprio nello svolgimento di questa che lo specialista religioso, tramite uno specifico corpus teorico-pratico di conoscenze e riti appositi, è in grado di espellere dal corpo gli agenti patogeni o di ri-convocarvi e re-installarvi le energie, i soffi vitali, le anime sfuggite, perdute o rapite.