A partire dal 1947 la guerra fredda divise il mondo in due blocchi contrapposti: comunismo sovietico e capitalismo statunitense ne furono i protagonisti assoluti mentre la cortina di ferro separava geograficamente la zona occidentale da quella orientale. La preoccupazione per la sicurezza nazionale cominciò a dilagare all’interno di ogni Paese, tanto da portare allo sviluppo di quella che potremmo definire una vera e propria guerra ideologica. Dalla fine della Seconda guerra mondiale e dalla comune unione contro il nazifascismo erano passati soltanto due anni ed ora, come lo stesso Edgardo Sogno scrisse nella sua autobiografia, cominciava una seconda crociata - la prima era stata quella contro il nazifascismo - questa volta dell’Occidente contro il mondo comunista. . In breve tempo, grazie alla nascita di molti comitati a livello europeo e mondiale, il movimento rifletterà appieno i primi anni della Guerra Fredda, nei quali la costruzione di un fronte comune per combattere il comunismo era considerata una premessa necessaria e ineluttabile per il trionfo della democrazia. I comunisti venivano considerati un pericolo per la vita della Repubblica e non solo in Italia: infatti l’adesione al Kominform dei due maggiori partiti comunisti dell’Europa occidentale (italiano e francese), legò in qualche modo, come vedremo, i destini di Francia e Italia. Un legame chiaramente esplicitato nel discorso del ministro degli Esteri italiano Sforza nel 1951 quando, partecipando ad un vertice anglo-italiano, disse: Sono stati fatti accordi per una stretta collaborazione fra i due ministri dell’Interno [di Francia e Italia] per combattere il comunismo.
Storie di guerra fredda. Il movimento ‘Pace e Libertà’ / Pace, Rosa. - (2021), pp. 235-245.
Storie di guerra fredda. Il movimento ‘Pace e Libertà’
Rossella Pace
2021
Abstract
A partire dal 1947 la guerra fredda divise il mondo in due blocchi contrapposti: comunismo sovietico e capitalismo statunitense ne furono i protagonisti assoluti mentre la cortina di ferro separava geograficamente la zona occidentale da quella orientale. La preoccupazione per la sicurezza nazionale cominciò a dilagare all’interno di ogni Paese, tanto da portare allo sviluppo di quella che potremmo definire una vera e propria guerra ideologica. Dalla fine della Seconda guerra mondiale e dalla comune unione contro il nazifascismo erano passati soltanto due anni ed ora, come lo stesso Edgardo Sogno scrisse nella sua autobiografia, cominciava una seconda crociata - la prima era stata quella contro il nazifascismo - questa volta dell’Occidente contro il mondo comunista. . In breve tempo, grazie alla nascita di molti comitati a livello europeo e mondiale, il movimento rifletterà appieno i primi anni della Guerra Fredda, nei quali la costruzione di un fronte comune per combattere il comunismo era considerata una premessa necessaria e ineluttabile per il trionfo della democrazia. I comunisti venivano considerati un pericolo per la vita della Repubblica e non solo in Italia: infatti l’adesione al Kominform dei due maggiori partiti comunisti dell’Europa occidentale (italiano e francese), legò in qualche modo, come vedremo, i destini di Francia e Italia. Un legame chiaramente esplicitato nel discorso del ministro degli Esteri italiano Sforza nel 1951 quando, partecipando ad un vertice anglo-italiano, disse: Sono stati fatti accordi per una stretta collaborazione fra i due ministri dell’Interno [di Francia e Italia] per combattere il comunismo.File | Dimensione | Formato | |
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