Davvero, ora, un altro mondo dell’apprendimento è possibile; costruirlo è veramente un duro lavoro, necessario tuttavia per attenuare una quantità di sofferenze – di conflitti nella società e “nel seno stesso della nostra mente”, per utilizzare una formula di McLuhan. E sarà in Italia un cambiamento particolarmente drammatico, perché per troppo tempo si è andati avanti con modifiche di facciata e dall’alto, con riforme che presto si auto-svuotano, senza mai ridiscutere i “fondamentali”. Tutti i “mattoni” per una nuova architettura ci sono, e da tempo, in quanto a conoscenze e ad esperienze anche diffuse. Ciò che manca, si potrebbe aggiungere, sono due condizioni abilitanti, senza le quali un sistema che ora si regge solo per inerzia potrebbe continuare a perpetuar-si, come un gigantesco freno alla creatività, all’intelligenza e alla capacità di resilienza della nostra società: ossia a) un movimento generale di diffusione delle teorie e delle prati-che di Edu-Action tra gli insegnanti (e nelle famiglie, e negli ambienti con cui la scuola deve interagire); b) un governo in-telligente che riesca a liberare sul serio le autonomie e a sbu-rocratizzare radicalmente il sistema. Difficile, e tuttavia non impossibile, perché un nuovo clima culturale, sotto traccia, sta avanzando.
Contributi per l'Edu-Action / Ragone, Giovanni. - (2021), pp. 185-206.
Contributi per l'Edu-Action
Giovanni Ragone
2021
Abstract
Davvero, ora, un altro mondo dell’apprendimento è possibile; costruirlo è veramente un duro lavoro, necessario tuttavia per attenuare una quantità di sofferenze – di conflitti nella società e “nel seno stesso della nostra mente”, per utilizzare una formula di McLuhan. E sarà in Italia un cambiamento particolarmente drammatico, perché per troppo tempo si è andati avanti con modifiche di facciata e dall’alto, con riforme che presto si auto-svuotano, senza mai ridiscutere i “fondamentali”. Tutti i “mattoni” per una nuova architettura ci sono, e da tempo, in quanto a conoscenze e ad esperienze anche diffuse. Ciò che manca, si potrebbe aggiungere, sono due condizioni abilitanti, senza le quali un sistema che ora si regge solo per inerzia potrebbe continuare a perpetuar-si, come un gigantesco freno alla creatività, all’intelligenza e alla capacità di resilienza della nostra società: ossia a) un movimento generale di diffusione delle teorie e delle prati-che di Edu-Action tra gli insegnanti (e nelle famiglie, e negli ambienti con cui la scuola deve interagire); b) un governo in-telligente che riesca a liberare sul serio le autonomie e a sbu-rocratizzare radicalmente il sistema. Difficile, e tuttavia non impossibile, perché un nuovo clima culturale, sotto traccia, sta avanzando.File | Dimensione | Formato | |
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