Una riflessione sull’evoluzione della concezione e delle politiche del centro storico di Roma in relazione alle idee di città che si sono succedute in Europa dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi, attraverso l’esame del panorama internazionale e dei piani di Roma in cui tali idee si sono inverate. Si sono individuate quattro tappe fondamentali. La prima che raccoglie i piani del 1883 e del 1909, è quella della costruzione della città ottocentesca e del rimodellamento del centro storico per imprimere in esso il nuovo ordine urbano. La seconda, che è espressa dal piano del 1931, vede come elemento unificante il nuovo ordine monumentale fatto di grandi assi e prospettive e il rimodellamento di conseguenza del centro storico che viene così integrato nel disegno complessivo della città. Con la terza, espressa dal piano del 1962, si verifica una vera e propria frattura tra città nuova e centro storico. L’idea di città è infatti quella di una città suddivisa per blocchi funzionali a ciascuno dei quali corrisponde una specifica trama insediativa, diversa da quella storica: il centro storico può fare parte dunque del nuovo ordine funzionale ma non del nuovo ordine formale. Nasce il concetto di conservazione. Con la quarta, espressa dal piano del 2002, si ha di nuovo una svolta: per la prima volta l’attenzione si sposta dalla realizzazione di un nuovo ordine urbano alla valorizzazione di quello esistente e il concetto di centro storico si dilata così a tutta la città dell’anteguerra. Ma la valorizzazione viene vista come riassetto morfologico e non come riorganizzazione funzionale e la periferia da riqualificare e la città nuova da costruire come una parte su cui agire con regole diverse. L’idea di città si spezza in due. E’ una frattura da superare per ricomporre quell’unitarietà della città che i piani dell’anteguerra basavano sull’ordine della città nuova e il piano di oggi potrebbe basare viceversa su quella della città esistente, compatta, funzionalmente mista, basata su spazi urbani chiusi.

Da area su cui imporre un nuovo ordine urbano a modello funzionale e formale per l'intera città: l'evoluzione dell'idea di centro storico nelle politiche della città dell'ultimo secolo / Cassetti, Roberto. - STAMPA. - (2005), pp. 22-61.

Da area su cui imporre un nuovo ordine urbano a modello funzionale e formale per l'intera città: l'evoluzione dell'idea di centro storico nelle politiche della città dell'ultimo secolo

CASSETTI, Roberto
2005

Abstract

Una riflessione sull’evoluzione della concezione e delle politiche del centro storico di Roma in relazione alle idee di città che si sono succedute in Europa dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi, attraverso l’esame del panorama internazionale e dei piani di Roma in cui tali idee si sono inverate. Si sono individuate quattro tappe fondamentali. La prima che raccoglie i piani del 1883 e del 1909, è quella della costruzione della città ottocentesca e del rimodellamento del centro storico per imprimere in esso il nuovo ordine urbano. La seconda, che è espressa dal piano del 1931, vede come elemento unificante il nuovo ordine monumentale fatto di grandi assi e prospettive e il rimodellamento di conseguenza del centro storico che viene così integrato nel disegno complessivo della città. Con la terza, espressa dal piano del 1962, si verifica una vera e propria frattura tra città nuova e centro storico. L’idea di città è infatti quella di una città suddivisa per blocchi funzionali a ciascuno dei quali corrisponde una specifica trama insediativa, diversa da quella storica: il centro storico può fare parte dunque del nuovo ordine funzionale ma non del nuovo ordine formale. Nasce il concetto di conservazione. Con la quarta, espressa dal piano del 2002, si ha di nuovo una svolta: per la prima volta l’attenzione si sposta dalla realizzazione di un nuovo ordine urbano alla valorizzazione di quello esistente e il concetto di centro storico si dilata così a tutta la città dell’anteguerra. Ma la valorizzazione viene vista come riassetto morfologico e non come riorganizzazione funzionale e la periferia da riqualificare e la città nuova da costruire come una parte su cui agire con regole diverse. L’idea di città si spezza in due. E’ una frattura da superare per ricomporre quell’unitarietà della città che i piani dell’anteguerra basavano sull’ordine della città nuova e il piano di oggi potrebbe basare viceversa su quella della città esistente, compatta, funzionalmente mista, basata su spazi urbani chiusi.
2005
Il centro storico di Roma. Storia e progetto
9788849206463
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Da area su cui imporre un nuovo ordine urbano a modello funzionale e formale per l'intera città: l'evoluzione dell'idea di centro storico nelle politiche della città dell'ultimo secolo / Cassetti, Roberto. - STAMPA. - (2005), pp. 22-61.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/150345
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