Questo lavoro intende analizzare la politica economica coloniale adottata dai governi liberali e le vicende che caratterizzarono la storia dell’istituto della Camera di Commercio nella Colonia Eritrea, dall’acquisizione delle prime colonie sulla sponda occidentale del Mar Rosso fino alla fine del XX secolo, quando questo ente venne sciolto per dare vita ad un Comitato interno al Governo del possedimento italiano. La Camera di Commercio non si stabilì permanentemente nei territori della colonia primogenita facendo supporre che sia questo il motivo che ha comportato, rispetto al caso delle Camere di Commercio della penisola, lo studio di tale istituto unicamente come fonte di informazioni sulla salute economica della Colonia e non come oggetto di analisi e testimonianza diretta delle varie fasi di cui l’Eritrea è stata protagonista nel tempo. Il materiale d’archivio e i documenti utilizzati per ricostruire le vicende della Camera di Commercio di Massaua sono stati confrontati con giornali dell’epoca, decreti regi e governatoriali del periodo e con le pubblicazioni dell’ente stesso al fine di analizzare i motivi delle alterne fortune di questa antica istituzione. Attraverso l’analisi di tali fonti si intende approfondire le motivazioni che hanno condotto alla creazione di questo istituto, che rappresenta il compimento di tutte le aspirazioni e delle contraddizioni della prima esperienza coloniale italiana, per cercare di spiegare le strategie economiche adottate dai governi liberali per lo sfruttamento dei territori coloniali.
La politica economica coloniale dell’Italia liberale: il caso della camera di commercio di Massaua (1886-1900) / Nardozi, Matteo. - (2021), pp. 205-234.
La politica economica coloniale dell’Italia liberale: il caso della camera di commercio di Massaua (1886-1900)
Matteo Nardozi
2021
Abstract
Questo lavoro intende analizzare la politica economica coloniale adottata dai governi liberali e le vicende che caratterizzarono la storia dell’istituto della Camera di Commercio nella Colonia Eritrea, dall’acquisizione delle prime colonie sulla sponda occidentale del Mar Rosso fino alla fine del XX secolo, quando questo ente venne sciolto per dare vita ad un Comitato interno al Governo del possedimento italiano. La Camera di Commercio non si stabilì permanentemente nei territori della colonia primogenita facendo supporre che sia questo il motivo che ha comportato, rispetto al caso delle Camere di Commercio della penisola, lo studio di tale istituto unicamente come fonte di informazioni sulla salute economica della Colonia e non come oggetto di analisi e testimonianza diretta delle varie fasi di cui l’Eritrea è stata protagonista nel tempo. Il materiale d’archivio e i documenti utilizzati per ricostruire le vicende della Camera di Commercio di Massaua sono stati confrontati con giornali dell’epoca, decreti regi e governatoriali del periodo e con le pubblicazioni dell’ente stesso al fine di analizzare i motivi delle alterne fortune di questa antica istituzione. Attraverso l’analisi di tali fonti si intende approfondire le motivazioni che hanno condotto alla creazione di questo istituto, che rappresenta il compimento di tutte le aspirazioni e delle contraddizioni della prima esperienza coloniale italiana, per cercare di spiegare le strategie economiche adottate dai governi liberali per lo sfruttamento dei territori coloniali.File | Dimensione | Formato | |
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