Si fa presto a dire “Medioevo”. La sola evocazione di questa parola suscita un preciso immaginario, fatto di castelli, abbazie e città turrite, e, dunque, di cavalieri, contadini, crociati, monaci e lignaggi familiari. Eppure, il “Medioevo” non era solo questo. La narrazione tradizionale ha, spesso, evitato di contemplarne l’anima marittima, imprescindibile per tratteggiarne i contorni. Questo libro tenta di scardinare questi schemi ponendoci a contatto con la materialità del viaggio per mare. Ci soffermeremo sulla navigazione nell’ampio bacino del Mediterraneo, con particolare riguardo alla penisola italiana e, dunque, alle sue realtà marittime. Cercheremo di seguire la corrente, passeggiando a fianco alla gente di mare, osservando il naviglio e le sue caratteristiche, imbarcandoci sul primo bastimento disponibile, imparando i rudimenti della navigazione, apprendendo a difenderci in caso d’attacco, aspirando, infine, a oltrepassare i limiti del mondo conosciuto. E ciò, con lo scopo di tratteggiare i contorni d’un Medioevo diverso: eminentemente marinaro, marittimo e navale. Che larga parte ha avuto nella costruzione concettuale del nostro Occidente.
Medioevo marinaro. Prendere il mare nell'Italia medievale / Musarra, Antonio. - (2021), pp. 1-304.
Medioevo marinaro. Prendere il mare nell'Italia medievale
Antonio Musarra
2021
Abstract
Si fa presto a dire “Medioevo”. La sola evocazione di questa parola suscita un preciso immaginario, fatto di castelli, abbazie e città turrite, e, dunque, di cavalieri, contadini, crociati, monaci e lignaggi familiari. Eppure, il “Medioevo” non era solo questo. La narrazione tradizionale ha, spesso, evitato di contemplarne l’anima marittima, imprescindibile per tratteggiarne i contorni. Questo libro tenta di scardinare questi schemi ponendoci a contatto con la materialità del viaggio per mare. Ci soffermeremo sulla navigazione nell’ampio bacino del Mediterraneo, con particolare riguardo alla penisola italiana e, dunque, alle sue realtà marittime. Cercheremo di seguire la corrente, passeggiando a fianco alla gente di mare, osservando il naviglio e le sue caratteristiche, imbarcandoci sul primo bastimento disponibile, imparando i rudimenti della navigazione, apprendendo a difenderci in caso d’attacco, aspirando, infine, a oltrepassare i limiti del mondo conosciuto. E ciò, con lo scopo di tratteggiare i contorni d’un Medioevo diverso: eminentemente marinaro, marittimo e navale. Che larga parte ha avuto nella costruzione concettuale del nostro Occidente.File | Dimensione | Formato | |
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