L’articolo illustra il complesso rapporto tra pentecostalismo africano e tradizioni locali, ponendone in risalto la dimensione latamente politica, alla luce del caso dell’International Central Gospel Church (ICGC) del Ghana. L’esperienza della rinascita spirituale che sta alla base delle spiritualità pentecostali apparentemente comporta da parte dei fedeli una rottura con il loro passato individuale e collettivo in favore di una nuova identità cristiana. Nel caso rappresentato dall’ICGC, un movimento carismatico internazionale con origine in Ghana, il discorso discontinuista investe anche il passato coloniale e, più in generale, i rapporti tra bianchi e neri ripensato all’interno di una prospettiva di redenzione politica dell’Africa e degli africani attraverso la fede cristiana rinnovata. Soffermandosi sull’interazione tra elementi differenti (persone, suoni, immagini, odori, media, idee, oggetti) nelle pratiche religiose come il culto, l’articolo ricostruisce etnograficamente la prospettiva dell’ICGC sulle tradizioni locali in relazione ai rapporti di potere asimmetrici tra le popolazioni africane e i bianchi. Le rivendicazioni pentecostali nel senso di una discontinuità con il passato culturale, sociale, economico e politico, inoltre, vengono problematizzate superandone una dimensione emica attraverso una rilettura alla luce degli sviluppi politici più recenti che hanno riguardato il Ghana, nonché attraverso il confronto con un movimento africanista locale non cristiano.
Il ruolo delle tradizioni in un movimento religioso africano: il panafricanismo pentecostale dell’International Central Gospel Church / Scozia, Dario. - (2021), pp. 231-259. [10.4458/3686].
Il ruolo delle tradizioni in un movimento religioso africano: il panafricanismo pentecostale dell’International Central Gospel Church
Dario Scozia
2021
Abstract
L’articolo illustra il complesso rapporto tra pentecostalismo africano e tradizioni locali, ponendone in risalto la dimensione latamente politica, alla luce del caso dell’International Central Gospel Church (ICGC) del Ghana. L’esperienza della rinascita spirituale che sta alla base delle spiritualità pentecostali apparentemente comporta da parte dei fedeli una rottura con il loro passato individuale e collettivo in favore di una nuova identità cristiana. Nel caso rappresentato dall’ICGC, un movimento carismatico internazionale con origine in Ghana, il discorso discontinuista investe anche il passato coloniale e, più in generale, i rapporti tra bianchi e neri ripensato all’interno di una prospettiva di redenzione politica dell’Africa e degli africani attraverso la fede cristiana rinnovata. Soffermandosi sull’interazione tra elementi differenti (persone, suoni, immagini, odori, media, idee, oggetti) nelle pratiche religiose come il culto, l’articolo ricostruisce etnograficamente la prospettiva dell’ICGC sulle tradizioni locali in relazione ai rapporti di potere asimmetrici tra le popolazioni africane e i bianchi. Le rivendicazioni pentecostali nel senso di una discontinuità con il passato culturale, sociale, economico e politico, inoltre, vengono problematizzate superandone una dimensione emica attraverso una rilettura alla luce degli sviluppi politici più recenti che hanno riguardato il Ghana, nonché attraverso il confronto con un movimento africanista locale non cristiano.File | Dimensione | Formato | |
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