La fascia di affreschi addossata al soffitto nell‟attuale stanza con scene di caccia di Palazzo Orsini di Monterotondo è sicuramente una testimonianza interessante sia dal punto di vista storico artistico, sia dal punto di vista puramente storico, in quanto fonde in un unico lavoro fantasia e realtà donando alla composizione un‟aria seriale e innovativa al tempo stesso. Se è vero che le opere dei vedutisti, principalmente fiamminghi, che lavorano a Roma tra XVI e XVII sec. hanno sicuramente come fondo comune uno stereotipato paesaggio della campagna romana con elementi ricorrenti, come i vari aspetti della vita campestre e l‟ingombrante presenza delle persistenze antiche che, sebbene in rovina, delineano in modo assolutamente singolare il paesaggio dell‟agro romano, tuttavia a volte rivelano inaspettate e preziosissime sorprese. È questo il caso della stanza con scene di caccia di Palazzo Orsini a Monterotondo, dove, nel già citato intreccio di elementi bucolici ricorrenti, è stata inserita dall‟artista una veduta della città databile all‟anno 1581, che si presenta tanto più preziosa quanto più imponente è la mancanza di fonti iconografiche a tal riguardo.
La veduta di Monterotondo nella Stanza con scene di caccia a Palazzo Orsini / DI GIOVANNANDREA, Riccardo. - (2010).
La veduta di Monterotondo nella Stanza con scene di caccia a Palazzo Orsini
Riccardo Di Giovannandrea
2010
Abstract
La fascia di affreschi addossata al soffitto nell‟attuale stanza con scene di caccia di Palazzo Orsini di Monterotondo è sicuramente una testimonianza interessante sia dal punto di vista storico artistico, sia dal punto di vista puramente storico, in quanto fonde in un unico lavoro fantasia e realtà donando alla composizione un‟aria seriale e innovativa al tempo stesso. Se è vero che le opere dei vedutisti, principalmente fiamminghi, che lavorano a Roma tra XVI e XVII sec. hanno sicuramente come fondo comune uno stereotipato paesaggio della campagna romana con elementi ricorrenti, come i vari aspetti della vita campestre e l‟ingombrante presenza delle persistenze antiche che, sebbene in rovina, delineano in modo assolutamente singolare il paesaggio dell‟agro romano, tuttavia a volte rivelano inaspettate e preziosissime sorprese. È questo il caso della stanza con scene di caccia di Palazzo Orsini a Monterotondo, dove, nel già citato intreccio di elementi bucolici ricorrenti, è stata inserita dall‟artista una veduta della città databile all‟anno 1581, che si presenta tanto più preziosa quanto più imponente è la mancanza di fonti iconografiche a tal riguardo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.