A otto anni di distanza i Fasti d’Autunno rievocano nuovamente i fatti del 1503 legati al difficile rapporto tra i Borgia e gli Orsini, contraddistinto da periodi di contrasto e periodi di convivenza più pacifica. In seguito alla confisca delle terre di Monterotondo da parte di Alessandro VI nel gennaio del 1503, gli Orsini riusciranno a tornarne in possesso soltanto dopo la morte del pontefice, avvenuta ad agosto, essendone poi pienamente reintegrati dal nuovo papa Giulio II, nel dicembre dello stesso anno. In questa occasione abbiamo perciò voluto aggiornare e ampliare il precedente studio già pubblicato nell’anno 2004 alla luce dei risultati acquisiti durante questi anni di ricerca archivistica e bibliografica. Rispetto allaprecedente edizione il tenore del testo è rimasto essenzialmente lo stesso, ma si è scelto di aggiungere alcuni riferimenti in nota per una più facile ricerca e lettura delle fonti. Alcune precisazioni e integrazioni sono state possibili grazie a nuovi dati emersi durante la costante opera di ricerca che l’associazione conduce presso archivi e biblioteche e grazie anche alla conoscenza di altri studiosi e cultori della materia con i quali è stato possibile instaurare un fruttuoso confronto. Inoltre, dato il largo uso di fonti storiografiche che si riscontra nel testo, si è voluto aggiungere una premessa critica riguardante la storiografia del Machiavelli e del Guicciardini e sul rapporto di questa con quella antica di Tito Livio e Tacito, che è una costante del Rinascimento italiano.
Borgia e Orsini. Rapporti tra le due casate durante il pontificato di Alessandro VI / Fabri, Roberto; DI GIOVANNANDREA, Riccardo. - (2012).
Borgia e Orsini. Rapporti tra le due casate durante il pontificato di Alessandro VI
Riccardo Di GiovannandreaCo-primo
2012
Abstract
A otto anni di distanza i Fasti d’Autunno rievocano nuovamente i fatti del 1503 legati al difficile rapporto tra i Borgia e gli Orsini, contraddistinto da periodi di contrasto e periodi di convivenza più pacifica. In seguito alla confisca delle terre di Monterotondo da parte di Alessandro VI nel gennaio del 1503, gli Orsini riusciranno a tornarne in possesso soltanto dopo la morte del pontefice, avvenuta ad agosto, essendone poi pienamente reintegrati dal nuovo papa Giulio II, nel dicembre dello stesso anno. In questa occasione abbiamo perciò voluto aggiornare e ampliare il precedente studio già pubblicato nell’anno 2004 alla luce dei risultati acquisiti durante questi anni di ricerca archivistica e bibliografica. Rispetto allaprecedente edizione il tenore del testo è rimasto essenzialmente lo stesso, ma si è scelto di aggiungere alcuni riferimenti in nota per una più facile ricerca e lettura delle fonti. Alcune precisazioni e integrazioni sono state possibili grazie a nuovi dati emersi durante la costante opera di ricerca che l’associazione conduce presso archivi e biblioteche e grazie anche alla conoscenza di altri studiosi e cultori della materia con i quali è stato possibile instaurare un fruttuoso confronto. Inoltre, dato il largo uso di fonti storiografiche che si riscontra nel testo, si è voluto aggiungere una premessa critica riguardante la storiografia del Machiavelli e del Guicciardini e sul rapporto di questa con quella antica di Tito Livio e Tacito, che è una costante del Rinascimento italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.